CAPITOLO PRIMO
L'arte di lasciare
Lasciare: un compito difficile che qualcuno prima o poi deve assumersi manifestando coraggio, decisione, voglia di lasciarsi tutto alle spalle. L'impresa ardua deve valere la candela, altrimenti è soltanto fatica sprecata, l'esternazione crudele del proprio fallimento, della certezza di essersi preso in giro, di non aver seguito il cuore e di aver perso parte del proprio tempo prezioso inseguendo una chimera. (E' l'esperienza che parla!)
Non esistono modi migliori e indolore per lasciare una persona che da oggetto del desiderio è presto diventata una zavorra o un fardello. Si possono però suggerire consigli che alleviano (in piccola misura certo) dall'ingobrante senso di colpa. Eccone alcuni:
Dare piccoli SEGNALI
A meno che non si decida di lasciare una persona dalla sera alla mattina, sarebbe auspicabile cominciare a dare piccoli segnali e inviti al chiarimento nei giorni precedenti. Non si portano regali e non si rinfacciano mancanze una settimana prima (perchè mettere in condizione una persona di sentirsi responsabile dal momento che si è deciso di lasciarla?)
Non telefonare, chiedere di chiarire, invitare specificando che l'uscita durerà solo dieci minuti, sono manifestazioni graduali della propria volontà e della maturità della propria decisione. Si tratta di piccoli gesti che non prendano alla sprovvista il malcapitato dandogli la possibilità di prepararsi e di argomentare.
Dire la verità
Un atto repentino e inspiegabile ha radici profonde ma una sola motivazione forte a tal punto da spingere all'irreparabile. La ragione che molti preferiscono omettere suppone l'esistenza di un'altra persona, di un colpo di fulmine o eventualmente di un ritorno di fiamma. Altre motivazioni potrebbero risultare insensate e provocare una sgradevole sensazione di rimessa in discussione di tutto. Le bugie hanno le gambe corte, anche se in questo caso sono lunghe e grosse!
Scegliere il momento opportuno
Il momento opportuno non è la fine degli esami, o almeno non la stessa sera! La contentezza, il sollievo, la forza per l'avvio di nuovi progetti e di una nuova esperienza di stage potrebbero cessare così all'improvviso da vanificare sforzi e aspettative circa il proprio imminente futuro professionale.
Scegliere un luogo che non sia un marciapiede
La strada potrebbe dare il senso della precarietà, della volontà di non volere affrontare il problema, di liberarsi di un peso e di non dare modo all'altro di avere le motivazioni dovute. La notte poi è da evitare in assoluto perchè gli amici da telefonare non possono raggiungerti e probabilmente dormono quando hai più bisogno di loro. Il buio e l'impossibilità di riposarsi, nonostante non si dorma da giorni, potrebbero far venire pensieri veramente brutti...
Carpe diem
Quando l'altra persona dà svariate opportunità di troncare quasi di comune accordo, cogliere tali occasioni immediatamente, non regalare vacanze che potrebbero depistarla e farle del male. Le scelte prese senza un'opportuna ponderazione hanno poi lo spiacevole effetto di ricadere sulle scelte e sulle speranze delle altre persone. Le opportunità di troncare (l'ultima tre settimane fa)che si sono originate dall' insicurezza e dall' insoddisfazione si dimostrano alquanto ghiotte se così vicine alla data di scadenza di una storia... Quindi sarebbe preferibile lasciar perdere, non cercare, non dare false speranze e soprattutto NON REGALARE VACANZE ROMANTICHE!
I consigli su riportati non sono la Bibbia, sono piccoli suggerimenti per rendere le cose più facili. Non si pretende che siano seguiti tutti, ma almeno un paio, specie quando la persona da lasciare ha fatto scelte importanti. E' fondamentale il rispetto e non il pararsi il ... ergendosi a personificazione dell'onestà soltanto perchè si decide di non procedere per telefono e perchè il non troncare sarebbe stato una presa in giro. Ovviamente è necessario lasciare se si ritiene che ormai non ci sia più nulla da fare, ma sarebbe sensato far corrispondere ai pensieri anche i gesti. Infine è naturale che la persona che è stata mollata si riprenderà, che le occasioni di incontrare qualcun altro si sprecheranno, che la VITA NON E' FINITA, NE' ROVINATA, forse è solo una serata!
CAPITOLO SECONDO
Uno sguardo al passato
Quando finisce una storia è inevitabile tirare somme e guardarsi indietro a caccia di eventuali errori, di aspetti insopportabili, di bei ricordi che diano un senso agli ultimi nove mesi. Sono convinta che il tempo degli interrogativi è prossimo alla fine, che alla piccola sofferenza subentrerà la rabbia, poi la speranza, la voglia di ricominciare e infine l'indifferenza! Probabilmente sorgerà spontanea la domanda "Ma che ci stavo a fa'?" Le insoddisfazioni, le esigenze e le speranze tradite parlavano alla ragione di una persona, ma l'amore presentava la stessa persona sotto una luce completamente diversa. L'amore non basta, si sa! Davanti ai numerosi problemi di una storia ci si chiede cosa faccia andare avanti, cercare l'altro, negare l'evidenza, allontanare con le parole le piccole manifestazioni di insofferenza e di sospetto; mi chiedo cosa spinga, se non l'amore o una parvenza di esso, all'abbraccio, al sorriso, al regalo...
Con la scomparsa del sentimento sarà più facile vedere la persona per quello che era, per le finzioni, per le negazioni. La stima verso questa persona comincia a mancare, l'amicizia è un miraggio. E'ovvio c'è sempre di meglio!
Quanto a eventuali rimpianti o rimorsi, oggi mi pento di non aver fatto più domande, di non aver insistito per le risposte, adesso potrei dire che conoscevo questa persona e il suo passato. Più volte mi è venuto il dubbio di non conoscerlo affatto e, all'ipotesi di quattro giorni insieme da soli, la speranza di provare a stare bene finalmente, di capirsi, di essere pienamente se stessi senza remore e senza troppe aspettative per il futuro. Oggi mi sembra di non aver vissuto questa storia fino in fondo, ma non mi pento di quello che ho fatto perchè sono convinta che quando si segue il cuore quasi tutto sia lecito.
CAPITOLO TERZO
Vita nuova
Si profilano all'orizzonte nuove aspettative, nuovi progetti e la voglia di lasciarsi alle spalle questo dolore, di convincersi che la persona non meritava di condividere con me questo piccolo sogno. La vita continua e ci si sorprende giorno dopo giorno che è sempre più facile trovare risposte, lasciarsi andare, ritrovare il sorriso.
E' bello avere intorno persone che ti capiscono e ti stanno vicine. Un grazie a una persona in particolare che offrendomi la sua casa e stringendomi tra le braccia mi ha fatto sentire importante. Il resto poi chissà...
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1 commento:
Il modo più divertente con il quale sono stato lasciato è stato per telefono 7 anni fa: mi chiama lei, piangente, e mi dice semplicemente "non ti amo più".
Il giorno dopo abbiamo semplicemente ratificato...
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