martedì 5 agosto 2008

In attesa...

Un po' di serenità e un piccolo chiarimento. La giornata di ieri si è conclusa meglio del previsto. Restano l'incertezza sul da farsi e su un probabile trasloco (troppo costoso) e la consapevolezza di aver avuto in casa per più di tre anni una vera arpia pronta a mettere zizzania senza motivo. Per il resto attendo fiduciosamente che mi prendano sul serio, ma è abbastanza ovvio che preferiscono altre persone e che io sono "condannata" a non essere calcolata. Sinceramente non ne capisco il motivo; escludendo le prime settimane che ero out, non ho fatto grossi danni, non più degli altri. Forse è lo stato d'animo che traspare e che mi mette in cattiva luce. Non so, non capisco e mi frega relativamente: in soli due mesi non avrei fatto la differenza, non sarei comunque entrata nelle loro grazie. Mi convinco che arriverà il mio momento, cerco di prendere il meglio che posso da questa esperienza e mi interrogo su quello che voglio davvero.


Una bella notizia che non riguarda me

La mia coinqui (con cui ho fatto pace) si è fidanzata ufficialmente, ieri mi ha fatto vedere l'anello. Un pizzico di romanticismo mi ha pervasa facendomi sognare per un momento. Ho pensato cose assurde, a come regalare un anello sia il gesto più significativo che possa esserci in una coppia. Un piccolo e semplice atto che lascia intendere molte cose, che nasconde impegno e promesse. Ho pensato anche a come potrebbe essere riceverlo! Al perchè debba essere sempre prerogativa maschile la scelta del momento giusto per prendere un impegno e cominciare una vita insieme, come se fosse l'uomo a dover avere il coraggio e come se alla donna, già matura, restasse soltanto l'attesa. Un gesto del genere per una donna può aprire le porte del paradiso o gettare in un baratro, dipende dalla persona che ti porge l'anello! Pensavo al mondo in cui mi piacerebbe riceverlo, o a come potrebbe essere traumatico rifutare. Non ho niente di importante da fare evidentemente e mi abbandono a queste considerazioni.

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