Non credevo che Roma sarebbe stata così bella in agosto. E' come se un velo fosse stato improvvisamente scostato per lasciare intravedere l'essenza e la storia troppo spesso celate da frenesia e individualismo. E' così eterna e raggiungibile nel suo essere sonnolenta e intorpidita, sempre più viva e aperta alla verità della sua natura. Una donna in procinto di godersi un po' di meritato riposo; solo un po' perché non l'è concesso di più! Passeggiare per i vicoli o le vie più familiari è sempre una scoperta, un pretesto per guardare aldilà o leggersi dentro.
Assaporo ogni istante di questa insolita estate con la coscienza di chi ha visto le cose accadere e seguire il loro ordine. L'attesa è solo uno stato di transizione, un'intercapedine tra due mura e due percorsi, un varco che apre a qualcosa di meglio e a una maggiore consapevolezza di sè. Ieri qualcuno mi ha detto che ho un mondo dentro, una luce soffocata dalle ansie quotidiane, dalle corse verso qualcosa di materiale ed estemporaneo. Dovrei soltanto lasciarmi andare alla vita, sorridere a tutto quello che mi circonda anche quando sembra che tutto vada storto. Passare la vita ad aspettare, senza gustare il presente è come non vivere, è come lasciarsi cullare dagli eventi senza che essi facciano il loro corso...Un'insospettabile serenità mi coglie in un momento in cui mi interrogo sul futuro. L'avvenire lavorativo in fondo non può impedirmi di respirare: le cose succedono anche se non sei tu a programmarle e non accadono neanche quando le desideri fortemente e ti impegni affinché si realizzino. Sono stata vittima delle scelte degli altri e non le ho mai sentite così pesanti sul mio corpo e sulla mia anima. E nel momento in cui mi rendo conto di questo, sento lentamente dissolversi l'ansia che segue a una decisione, la stessa che accompagna il dubbio, la paura di aver fatto le scelte sbagliate. E' bello pensare che la vita riserva delle sorprese, che il caso è il più grande romanziere del mondo e che ricevi di più quando dai che quando sono gli altri a darti. Il trucco è non avere paura, lasciarsi andare all'imprevedibile, non farsi spaventare dal futuro, ma vivere semplicemente tutto quello che per terrore a volte ci perdiamo. Continuare a stupirsi e a vivere brevi momenti degni di essere vissuti non significa firmare un'ipoteca, ma lasciarsi trasportare senza rimpianti. Le prossime scelte, quelle che dipenderanno da me, le vorrò fare così, allontanando raziocini che mi impediscano di godere del presente...
Come è difficile per me non affezionarmi ai luoghi, alle persone le cui vite si intersecano per brevi periodi con la mia. Tra due settimane finisco e comincio a sentire la nostalgia di questo posto, di questo ritmo, dei rapporti umani, persino degli oggetti con cui ho avuto la fortuna di entrare a contatto. Non credo di essere fatta per stare qui (vuoi per il tipo di lavoro, vuoi per le mie esitazioni a proporre) però sto constatando che sono tutti, o quasi, delle belle persone. Quanto ai pezzi scritti non posso avere niente da recriminarmi, è la firma che avrei voluto insieme a un pizzico di fortuna e di una sana faccia tosta. Resta sempre uno il mio preferito... Ovviamente i suoi complimenti sono fatti in modo bonario e scherzoso, niente da prendere sul serio!
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