venerdì 29 febbraio 2008

La casa di 58 metri quadri

Un nido d'amore, una casa modesta che si confaceva alle sue esigenze e fatta apposta per due neo sposi. Silvio Berlusconi ricorda la sua prima casa: un modesto appartamento di 58 metri quadri. Anche il Cavaliere ha avuto una vita normale? Difficile crederlo... Può essere una delle tante frasi d'effetto sfoderate per far breccia nel cuore degli italiani. Oggi non si è davvero risparmiato nel corso della presentazione del programma del Pdl all'Auditoriun in via della Conciliazione e devo dire la verità il programma sulla carta non è male.

PDL PRESENTA IL PROGRAMMA

Una pressione fiscale al di sotto del 40 per cento, il ponte sullo stretto, il bonus bebè e gli incentivi per le famiglie, l'abolizione dell'Ici, la certezza della pena e il sì al nucleare.
Questi i temi fondamentali del programma del Popolo della Liberta' illustrati dal leader e candidato premier Silvio Berlusconi oggi alla conferenza stampa all'Auditorium della Conciliazione di Roma.
Il programma, depositato stamattina al Viminale, si articola in appena 12 pagine. Sette le missioni per rilanciare e "rialzare" l'Italia: la prima è rilanciare lo sviluppo; la seconda è sostenere la famiglia, la terza riguarda più sicurezza e più giustizia. La quarta missione è relativa ai servizi ai cittadini, la quinta è dedicata al Sud, la sesta al federalismo e la settima ad un piano straordinario di finanza pubblica.
Il Cavaliere si è fatto attendere per quasi mezz'ora: una ripicca verso i giornalisti che ieri avevano dato la notizia di un suo malore e uno scherzetto a dimostrazione della disinformazione di questa campagna elettorale. Non è solo la burla dell'orario: il Cavaliere, infatti, si concede un "gesto dell'ombrello", già molto discusso.
Berlusconi fa la prima promessa, da mantenere una volta al governo: "non toccare le tasche degli italiani", poi sferra l'attacco al governo Prodi che avrebbe messo in ginocchio l'Italia. La pressione fiscale è il tasto dolente e il fattore che diversificherebbe il suo programma dall'operato del suo predecessore. Per ridurre le tasse e rilanciare lo sviluppo del Paese,Berlusconi promette risparmi per oltre 20 milioni di euro all'anno: "si tratta di tagliare la burocrazia, i costi e i tempi e di poter fare quasi tutto, dai pagamenti ai contratti e altro, da casa o dall'ufficio".
Via libera, poi, alle grandi opere pubbliche e alle infrastrutture: ponti, tunnel, grande velocità ferrovie. "Il 70 per cento delle merci che adesso viaggia su gomma deve poter andare su rotaia". Il fatto, poi, che "le nostre infrastrutture siano intasate e inadeguate grava per oltre un punto percentuale sul nostro pil". La riapertura dei cantieri per le opere pubbliche porterà "350 mila posti di lavoro".
Altro punto essenziale del programma: la riapertura delle centrali nucleari. Il Pdl dice basta con la dipendenza energetica dell'Italia da altri paesi. Al secondo posto ci mette i gassificatori e gli impianti per realizzare in ogni regione "l'intero ciclo smaltimento dei rifiuti". Una soluzione per Napoli, ammette, ancora non ce l'ha: "Ci sto pensando".
Il Cavaliere promette di imboccare la strada opposta a quella di Prodi e Visco:"Vi ricordate lo slogan: 'Anche i ricchi piangono', peccato che hanno fatto piangere tutti".
L' intenzione è quella di coccolare gli imprenditori e sostenere il made in Italy, insieme al portare più soldi nei bilanci delle famiglie per sostenere il loro potere d'acquisto attraverso la detassazione degli straordinari e l'introduzione di sgravi fiscali e incentivi
Per le produzioni artiginali e le piccole imprese è previsto il versamento Iva solo dopo l'incasso della fattura. Tra le altre misure: l'abolizione dell'Ici, l'introduzione del "quoziente familiare", la liberalizzazione dei servizi pubblici, un piano di edilizia per chi non ha casa.
Sulla sanità: il piano per l'abolizione delle liste di attesa negli ospedali. Funziona così: "Se una Asl non garantisce un esame o un servizio entro una settimana, è obbligata ad inviare il paziente in una struttura privata pagando però il servizio".
Resta il capitolo sicurezza:"più pattuglie nelle strade e più carceri, più Cpt per espulsioni reali dei clandestini ma accoglienza per chi sa lavorare" e nella giustizia: la riforma dei codici e la certezza delle pena.
Questo il programma e per Berlusconi non resta che pensare alle liste: "l'importante è che in Parlamento ce ne siano 30 bravi, gli altri devono essere presenti dalle 9 alle 21". Per il resto, "devono portare voti".

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