Vorrei riportare un piccolo episodio che ha suscitato molte polemiche oggi tra i giornalisti qui a Montecitorio e ha scatenato qualche piccolo litigio. Io non ero presente alla conferenza stampa, ma ho assistito al dopo disgustandomi per l'ennesimo gesto molto discutibile del cane di Berlusconi. Riporto una notizia della Dire, primo perché è stato un giornalista di questa agenzia a indispettire il vicecoordinatore di Forza Italia, secondo perchè pare sia stata l'unica agenzia a riportare l'episodio.
ISRAELE. PDL: PRODI AMBIGUO... FASCISTI CON NOI? CICCHITTO SBOTTA AL CRONISTA: MA CHE DOMANDA BANALE, DI CIARRAPICO SE NE FREGANO
(DIRE) Roma, 28 mar. - Rovesciare la politica estera del governo Prodi e del ministro D'Alema. Basta subalternita' a Francia eGermania e stop con le ambiguita' nei confronti di Israele. E' ilrichiamo del Pdl fatto da Fiamma Nirenstein, GaetanoQuagliariello, Fabrizio Cicchitto e Andrea Ronchi, durante unaconferenza stampa a Montecitorio sulla politica estera del Popolodella liberta'. "D'Alema ha tenuto una linea anti israeliana",hanno detto, ma il Pdl non teme affatto di essere percepito conambiguita' da Israele nonostante la candidatura di GiuseppeCiarrapico che continua a dirsi fascista e Alessandra Mussoliniche "il fascismo ce l'ha nel sangue". Al cronista che chiede,Cicchitto sbotta: "E' una domanda banale". La "presenza di Fiammanelle liste e' la giusta risposta, la sua collocazione dicetutto", corre in aiuto Ronchi. La stessa Nirenstein sostiene che"Ciarrapico e' un 'epifenomeno' e non intacca l'integrita' dellacoalizione di Berlusconi alla quale i giornali israelianiguardano con attenzione". Poi certo, "altri giornali non sonod'accordo" e "anch'io ritengo spiacevoli" le dichiarazioni diCiarrapico.
La disputa con i giornalisti non è finita qui in realtà e ha dato prova dell'atteggiamento di superiorità poco rispettoso nei confronti del lavoro giornalistico tenuto da Cicchitto.
venerdì 28 marzo 2008
Il presidente del parlamento tibetano
Un' altra bella esperienza da aggiungere ai ricordi più gradevoli di questo stage: stamattina ho assistito all'arrivo a Montecitorio del presidente del parlamento tibetano in esilio e ho scritto un pezzetto sull'avvenimento. Piccola come sono (ma lui lo è più di me) mi sono intrufolata nell'ascensore che lo portava all'ultimo piano del palazzo e l'ho portato a destinazione. In ascensore ero l'unica giornalista!
TIBET: KARMA CHOPEL, DA ITALIA SOSTEGNO A NOSTRA CAUSA
PRESIDENTE PARLAMENTO TIBETANO RICEVUTO AL SENATO E ALLA CAMERA
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Il presidente del parlamento tibetano in esilio, Karma Chopel, in queste ore in visita in Italia, e' stato ricevuto dal presidente della Commissione Esteri della Camera Umberto Ranieri, stamattina a Montecitorio.
Chopel, che oggi ha incontrato anche Franco Marini a Palazzo Madama, ha commentato positivamente gli incontri avuti nelle due Camere:''l'espressione di sostegno alla causa tibetana e' stata in entrambi i casi molto forte e penso che questo, venendo da un Paese importante come l'Italia, dara' forza alla nostra lotta e al popolo tibetano''.
Sull'ipotesi di boicottaggio delle Olimpiadi il presidente del parlamento tibetano ha ribadito che la posizione del Dalai Lama non e' cambiata:''il coinvolgimento della Cina e' per noi un fatto positivo perche' costringe Pechino a rispettare gli obblighi internazionali. Spettera' pero' ai sostenitori della causa tibetana nel mondo valutare quale atteggiamento tenere''.
Per Umberto Ranieri, gia' sottosegretario agli Esteri nei precedenti governi di centrosinistra, la partecipazione alle Olimpiadi resta importante, ma occorre che la Cina riveda la sua posizione sul Dalai Lama: ''Sarebbe una manifestazione di estrema miopia politica - ha aggiunto Ranieri - se le autorita' cinesi si chiudessero di fronte a delle richieste che sono condivisibili. Il Parlamento italiano riconferma il sostegno alla causa tibetana''.(ANSA).
I21-TG
TIBET: KARMA CHOPEL, DA ITALIA SOSTEGNO A NOSTRA CAUSA
PRESIDENTE PARLAMENTO TIBETANO RICEVUTO AL SENATO E ALLA CAMERA
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Il presidente del parlamento tibetano in esilio, Karma Chopel, in queste ore in visita in Italia, e' stato ricevuto dal presidente della Commissione Esteri della Camera Umberto Ranieri, stamattina a Montecitorio.
Chopel, che oggi ha incontrato anche Franco Marini a Palazzo Madama, ha commentato positivamente gli incontri avuti nelle due Camere:''l'espressione di sostegno alla causa tibetana e' stata in entrambi i casi molto forte e penso che questo, venendo da un Paese importante come l'Italia, dara' forza alla nostra lotta e al popolo tibetano''.
Sull'ipotesi di boicottaggio delle Olimpiadi il presidente del parlamento tibetano ha ribadito che la posizione del Dalai Lama non e' cambiata:''il coinvolgimento della Cina e' per noi un fatto positivo perche' costringe Pechino a rispettare gli obblighi internazionali. Spettera' pero' ai sostenitori della causa tibetana nel mondo valutare quale atteggiamento tenere''.
Per Umberto Ranieri, gia' sottosegretario agli Esteri nei precedenti governi di centrosinistra, la partecipazione alle Olimpiadi resta importante, ma occorre che la Cina riveda la sua posizione sul Dalai Lama: ''Sarebbe una manifestazione di estrema miopia politica - ha aggiunto Ranieri - se le autorita' cinesi si chiudessero di fronte a delle richieste che sono condivisibili. Il Parlamento italiano riconferma il sostegno alla causa tibetana''.(ANSA).
I21-TG
martedì 25 marzo 2008
Ho una fitta nello stomaco e un pensiero fisso. Cerco di respirare a fondo ma niente... Cosa devo fare? Non riesco neanche a dormire. C'è qualcosa che non va e voglio stare tranquilla. Lo so, somatizzo troppo. Quanto vorrei avere la mente libera da quel pensiero, il petto libero e un po' d'affetto...
...
Sono distratta e non so cosa fare. In questi giorni ho cercato di capire se sia un bene per me prolungare lo stage, ho cercato di mettere sulla bilancia gli eventuali vantaggi (molto eventuali) e gli svantaggi, ma non ne sono riuscita a venire a capo. Ho avuto altre cose per la testa! Ci mancava soltanto la telefonata dall'Ansa ieri sera in cui mi si chiedeva di andare ad una conferenza stampa stamattina (senza parole!!!!). Certo in questi mesi non ho brillato per disponibilità e affidabilità, nonostante le mie 8 - 9 ore al giorno, ma non sono stata neanche molto fortunata: ho avuto qualche imprevisto e non mi è stato facile essere sempre presente. Poi diciamolo, la stanchezza si fa sentire e gli stimoli a dare di più scarseggiano.
C'è molta insicurezza e nessuno che riesca a capire davvero e a consigliare. In fondo cosa mi aspettavo, le decisioni si prendono da soli... e tra un po' non ci sarà più il tempo per fare una scelta.
Per evitare fraintendimenti, non è la quantità di tempo al telefono che mi sta a cuore, ma la qualità, l'interazione e la reciprocità, (mettici anche l'interesse e la voglia che dovrebbero essere naturali in certi casi) tutti aspetti di un rapporto o di uno pseudo-rapporto che mancano anche quando si è faccia a faccia. Mi dispiace davvero non riuscire a farmi capire senza risultare pesante (non è nella mia natura esserlo e certo non sono assillante). Dato che non riuscivo a voce, ho provato a scrivere quello che sentivo diverse volte, ma deve essere abbastanza ostico. Non è facile esternare i propri sentimenti, per qualcuno non lo è più che per qualcun altro; il problema fondamentale è che quando non riesci a trattenere le parole perchè ti escono dallo stomaco non è molto piacevole che l'altro glissi come se nulla fosse... Ci si sente stupidi e non resta altro che frenarsi (che problema c'è: è tutto un nascondersi). Io penso che qualsiasi paura a sbilanciarsi si debba attenuare dopo un po' di tempo se alla base c'è qualcosa. Allora io mi prendo la mia stupidità e anche le mie colpe. Non sempre si può essere "fonte di ispirazione", non sempre si è ricambiati. (Non riesco neanche a stimolare commenti su uno stupido blog!) Non dico nulla di interessante, niente che possa tenere qualche minuto in più attaccati al telefono e non posso prendermela con nessuno perchè è semplicemente la realtà dei fatti. Erano anni che non mi sentivo così insicura, non ho voglia di restare incastrata in questa situazione e dovrei pensare a mille altre cose.
Non parlare non mi fa stare meglio, ma scrivere queste cose sì...
Messaggio o non messaggio, poco importa perché in nessun modo le parole scritte vengono comprese e in nessun modo portano a delle conseguenze. Non credo neanche che le cose possano cambiare e colpevolizzo soprattutto me stessa e le mie debolezze per questo, ma non so cosa fare di più.
C'è molta insicurezza e nessuno che riesca a capire davvero e a consigliare. In fondo cosa mi aspettavo, le decisioni si prendono da soli... e tra un po' non ci sarà più il tempo per fare una scelta.
Per evitare fraintendimenti, non è la quantità di tempo al telefono che mi sta a cuore, ma la qualità, l'interazione e la reciprocità, (mettici anche l'interesse e la voglia che dovrebbero essere naturali in certi casi) tutti aspetti di un rapporto o di uno pseudo-rapporto che mancano anche quando si è faccia a faccia. Mi dispiace davvero non riuscire a farmi capire senza risultare pesante (non è nella mia natura esserlo e certo non sono assillante). Dato che non riuscivo a voce, ho provato a scrivere quello che sentivo diverse volte, ma deve essere abbastanza ostico. Non è facile esternare i propri sentimenti, per qualcuno non lo è più che per qualcun altro; il problema fondamentale è che quando non riesci a trattenere le parole perchè ti escono dallo stomaco non è molto piacevole che l'altro glissi come se nulla fosse... Ci si sente stupidi e non resta altro che frenarsi (che problema c'è: è tutto un nascondersi). Io penso che qualsiasi paura a sbilanciarsi si debba attenuare dopo un po' di tempo se alla base c'è qualcosa. Allora io mi prendo la mia stupidità e anche le mie colpe. Non sempre si può essere "fonte di ispirazione", non sempre si è ricambiati. (Non riesco neanche a stimolare commenti su uno stupido blog!) Non dico nulla di interessante, niente che possa tenere qualche minuto in più attaccati al telefono e non posso prendermela con nessuno perchè è semplicemente la realtà dei fatti. Erano anni che non mi sentivo così insicura, non ho voglia di restare incastrata in questa situazione e dovrei pensare a mille altre cose.
Non parlare non mi fa stare meglio, ma scrivere queste cose sì...
Messaggio o non messaggio, poco importa perché in nessun modo le parole scritte vengono comprese e in nessun modo portano a delle conseguenze. Non credo neanche che le cose possano cambiare e colpevolizzo soprattutto me stessa e le mie debolezze per questo, ma non so cosa fare di più.
domenica 23 marzo 2008
Normalità
Ho sete di normalità, di quei piccoli gesti quotidiani che fanno sentire una persona speciale dandole quella dolce illusione di appartenere veramente a qualcuno. Ho voglia di gridare a tutti le sensazioni, le paure, le ansie, le gioie e i dubbi che seguono a certe scelte. Ho voglia di sentire le parole che in passato ho tanto snobbato e che ora non credo di riuscire più a fare mie. Le cose non sono mai come le si desidera, i giorni si sussegono uno uguale all'altro tra delusioni e arrabbiature. Non c'è comprensione e non c'è la condivisione che speravo ci fosse: volevo fare la differenza, volevo riempire i suoi giorni e strappargli sorrisi e invece riempio i momenti vuoti e strappo minuti...
Sono triste e scrivo sul mio blog quello che mi pare senza aver paura delle conseguenze. Sì la paura, da qualche mese non ho altro che paura di sbagliare, di non dire e di non fare la cosa giusta. Sono le mie ansie quotidiane sul futuro che si ripercuotono sul resto oppure è il contrario?
Non lo so, però è un periodo strano, di transizione, un periodo in cui sento di aver sbagliato tutto: stage, tesi, percorso di studi... Mi sento constantemente fuori luogo e con poche prospettive (quelle che avevo forse non ho saputo sfruttarle). Ci sarà da qualche parte una persona in grado di capirmi e di consigliarmi. Perchè la persona a cui si vuole bene non è mai quella perfetta? Sono triste e vorrei quella serenità che ho sempre disprezzato perchè ero in cerca di forti emozioni e la cosa assurda è che se tornassi indietro rifarei esattamente tutto!!! Quale dubbio sulla possibilità di aver sbagliato si insinua convivendo con la consapevolezza che si rifarebbe tutto allo stesso modo?
AGGIORNAMENTO DEL 24/03
Sì rifarei tutto, ma è pur sempre vero che le cose possono cambiare dal momento che la ricezione di messaggi veri o presunti è tarda se non dire inesistente... Sarà difficile però se continuo così impazzisco e io vengo prima di tutto!
Sono triste e scrivo sul mio blog quello che mi pare senza aver paura delle conseguenze. Sì la paura, da qualche mese non ho altro che paura di sbagliare, di non dire e di non fare la cosa giusta. Sono le mie ansie quotidiane sul futuro che si ripercuotono sul resto oppure è il contrario?
Non lo so, però è un periodo strano, di transizione, un periodo in cui sento di aver sbagliato tutto: stage, tesi, percorso di studi... Mi sento constantemente fuori luogo e con poche prospettive (quelle che avevo forse non ho saputo sfruttarle). Ci sarà da qualche parte una persona in grado di capirmi e di consigliarmi. Perchè la persona a cui si vuole bene non è mai quella perfetta? Sono triste e vorrei quella serenità che ho sempre disprezzato perchè ero in cerca di forti emozioni e la cosa assurda è che se tornassi indietro rifarei esattamente tutto!!! Quale dubbio sulla possibilità di aver sbagliato si insinua convivendo con la consapevolezza che si rifarebbe tutto allo stesso modo?
AGGIORNAMENTO DEL 24/03
Sì rifarei tutto, ma è pur sempre vero che le cose possono cambiare dal momento che la ricezione di messaggi veri o presunti è tarda se non dire inesistente... Sarà difficile però se continuo così impazzisco e io vengo prima di tutto!
mercoledì 19 marzo 2008
Un kit di preservativi e cartine
Mi è toccato cacciare dalla borsa preservativi e cartine che avevo raccolto alla conferenza stampa di presentazione dei candidati under 30 della Sinistra Arcobaleno. L'ho fatto qui davanti a tutti in redazione, è stato proprio divertente e l'idea di Luxuria e company è stata davvero figa...
Ecco il mio pezzo per l'Ansa:
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Si presentano alla Camera
distribuendo in sala stampa un kit con preservativi in
confezione arcobaleno e cartine per sigarette e spinelli i
candidati under 30 della Sinistra Arcobaleno alle elezioni di
aprile. A fare da 'ciceroni' nel palazzo della politica ci sono
i loro autorevoli predecessori, i deputati uscenti del Prc
Vladimir Luxuria e Francesco Caruso, piu' volte al centro di
polemiche nella scorsa legislatura.
Tra le nuove leve della Sinistra, c'e' Ciro Argentino,
l'operaio sopravvissuto all'incidente della Thyssen diventato
capolista nel collegio Piemonte 1 alla Camera al posto di
Oliviero Diliberto; con lui, anche i promotori del network
giovani: Arturo Scotto, Marika Visconti e Tommaso Pellegrino.
Lotta alla precarieta' e al proibizionismo, liberta' alle
donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo
affettivo), tutela dell'ambiente e libero accesso alla cultura:
sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra.
''La precarieta' - sottolinea Luxuria - e' il vero
contraccettivo alla famiglia perche' impedisce ai giovani di
avere un'idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di
passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo
indeterminato entro i 36 mesi, promettiamo per i giovani che non
riescono a trovare un lavoro un salario minimo sociale di 8.500
euro lordi l'anno, sgravi fiscali per l'affitto e un fondo per
il mutuo''.
La sicurezza sul lavoro e l'applicazione della normativa
vigente sono per Ciro Argentino tra le priorita' del programma:
''Noi - spiega Argentino - dobbiamo far si' che tutti gli
imprenditori, che noi chiamiamo ancora padroni, rispettino la
normativa sulla sicurezza e paghino se muore qualcuno sul luogo
di lavoro''.(ANSA).
I21-PNZ
Una giornata piena e divertente che a dire la verità mi mette un po' in crisi: cosa farò con questo stage?
Ecco il mio pezzo per l'Ansa:
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Si presentano alla Camera
distribuendo in sala stampa un kit con preservativi in
confezione arcobaleno e cartine per sigarette e spinelli i
candidati under 30 della Sinistra Arcobaleno alle elezioni di
aprile. A fare da 'ciceroni' nel palazzo della politica ci sono
i loro autorevoli predecessori, i deputati uscenti del Prc
Vladimir Luxuria e Francesco Caruso, piu' volte al centro di
polemiche nella scorsa legislatura.
Tra le nuove leve della Sinistra, c'e' Ciro Argentino,
l'operaio sopravvissuto all'incidente della Thyssen diventato
capolista nel collegio Piemonte 1 alla Camera al posto di
Oliviero Diliberto; con lui, anche i promotori del network
giovani: Arturo Scotto, Marika Visconti e Tommaso Pellegrino.
Lotta alla precarieta' e al proibizionismo, liberta' alle
donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo
affettivo), tutela dell'ambiente e libero accesso alla cultura:
sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra.
''La precarieta' - sottolinea Luxuria - e' il vero
contraccettivo alla famiglia perche' impedisce ai giovani di
avere un'idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di
passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo
indeterminato entro i 36 mesi, promettiamo per i giovani che non
riescono a trovare un lavoro un salario minimo sociale di 8.500
euro lordi l'anno, sgravi fiscali per l'affitto e un fondo per
il mutuo''.
La sicurezza sul lavoro e l'applicazione della normativa
vigente sono per Ciro Argentino tra le priorita' del programma:
''Noi - spiega Argentino - dobbiamo far si' che tutti gli
imprenditori, che noi chiamiamo ancora padroni, rispettino la
normativa sulla sicurezza e paghino se muore qualcuno sul luogo
di lavoro''.(ANSA).
I21-PNZ
Una giornata piena e divertente che a dire la verità mi mette un po' in crisi: cosa farò con questo stage?
lunedì 17 marzo 2008
A te...
A te che sei l’unica al mondo, l’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro. Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato all’ angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi
con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te
A te io canto una canzone perché non ho altro
niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto
ci fa volare dentro all’aria come bollicine
A te che sei semplicemente sei sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
Le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica che io posso avere
L’unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere.(Jovanotti)
Ad ogni mio respiro. Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato all’ angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi
con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te
A te io canto una canzone perché non ho altro
niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto
ci fa volare dentro all’aria come bollicine
A te che sei semplicemente sei sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
Le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica che io posso avere
L’unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere.(Jovanotti)
giovedì 13 marzo 2008
Precaria? No grazie!
Grazie Silvio per i tuoi preziosi consigli. Ora so veramente cosa voglio dalla vita e quale potra' essere la scialuppa di salvataggio in caso non riuscissi a trovare un lavoro. VOGLIO SPOSARE UN MILIONARIO! VOGLIO SPOSARE TUO FIGLIO!
Purtroppo il gettonato Pier Silvio una Silvia già ce l'ha e io non ho speranze, ma il mare è pieno di pesci milionari pronti a sistemare le tante precarie... quindi non disperiamo.
Non dilunghiamoci in falsi moralismi, non buttiamo veleno come al solito sul povero Silvio che ha detto una grande verità suggerendoci il metodo più antico e indolore per campare (e stracampare aggiungo).
Per il candidato premier del Pdl è il partito quello che conta e deve essere un buon partito! Ovviamente il partito non è quello politico, ma è quello che ti mette la fede al dito.
Scherzi a parte, le sue battute mi fanno proprio ridere, ma proprio ridere... Ieri sera guardando il programma "Punto di Vista" del tg2 si sono divertiti proprio tutti quando il Cavaliere, alla domanda di una studentessa che chiedeva quale fosse la sua ricetta contro la precarietà, ha risposto con una battuta "infelice", ormai sulla bocca di tutti: "Io le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".
Le risa più fragorose saranno state quelle dei precari e delle tante giovani ragazze che, dopo anni di studio e di sacrifici, sperano di farsi largo nel mondo del lavoro vivendo alla giornata in tutti i sensi e aspettando il rinnovo del contratto. Non sprechiamo il fiato a parlare di chi "scende a compromessi" per le più svariate ragioni, della bellona di turno che riesce ad avere una candidatura nelle liste perchè risulterebbe particolarmente intelligente e capace. Nel Pdl i posti dell'altra metà del cielo sono pochi: il 17 - 21% a fronte del 40% presente nel Pd, e le posizioni delle candidate Pdl in lista non garantiscono un posto sicuro in Parlamento.
Ora, già le donne arrivate in lista sotto "l'effetto spinta" sono poche, se poi ci tocca anche accontentarci di essere rappresentate da una soubrette o da un'ex reclusa del Grande Fratello, la cosa diventa preoccupante, anzi allarmante.
Pregiudizi non ce ne sono. Puntuale e coerente la constatazione che al mondo ci sono molti altri mestieri, esistono lavori incompatibili con l'essere parlamentare, esiste chi sceglie di fare politica da sempre e chi ha gli attributi per farla.
(Da questa riflessione non ne esce indenne neanche Veltroni che non ci ha risparmiato la candidatura della solita "figlia di", piuttosto che di una qualsiasi ragazza senza santi in Paradiso).
Detto ciò, a noi povere precarie e aspiranti tali (sperando di non essere proprio disoccupate) non resta altro che cercare, cercare, cercare... non un lavoro, ma un milionario da incastrare...
Purtroppo il gettonato Pier Silvio una Silvia già ce l'ha e io non ho speranze, ma il mare è pieno di pesci milionari pronti a sistemare le tante precarie... quindi non disperiamo.
Non dilunghiamoci in falsi moralismi, non buttiamo veleno come al solito sul povero Silvio che ha detto una grande verità suggerendoci il metodo più antico e indolore per campare (e stracampare aggiungo).
Per il candidato premier del Pdl è il partito quello che conta e deve essere un buon partito! Ovviamente il partito non è quello politico, ma è quello che ti mette la fede al dito.
Scherzi a parte, le sue battute mi fanno proprio ridere, ma proprio ridere... Ieri sera guardando il programma "Punto di Vista" del tg2 si sono divertiti proprio tutti quando il Cavaliere, alla domanda di una studentessa che chiedeva quale fosse la sua ricetta contro la precarietà, ha risposto con una battuta "infelice", ormai sulla bocca di tutti: "Io le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".
Le risa più fragorose saranno state quelle dei precari e delle tante giovani ragazze che, dopo anni di studio e di sacrifici, sperano di farsi largo nel mondo del lavoro vivendo alla giornata in tutti i sensi e aspettando il rinnovo del contratto. Non sprechiamo il fiato a parlare di chi "scende a compromessi" per le più svariate ragioni, della bellona di turno che riesce ad avere una candidatura nelle liste perchè risulterebbe particolarmente intelligente e capace. Nel Pdl i posti dell'altra metà del cielo sono pochi: il 17 - 21% a fronte del 40% presente nel Pd, e le posizioni delle candidate Pdl in lista non garantiscono un posto sicuro in Parlamento.
Ora, già le donne arrivate in lista sotto "l'effetto spinta" sono poche, se poi ci tocca anche accontentarci di essere rappresentate da una soubrette o da un'ex reclusa del Grande Fratello, la cosa diventa preoccupante, anzi allarmante.
Pregiudizi non ce ne sono. Puntuale e coerente la constatazione che al mondo ci sono molti altri mestieri, esistono lavori incompatibili con l'essere parlamentare, esiste chi sceglie di fare politica da sempre e chi ha gli attributi per farla.
(Da questa riflessione non ne esce indenne neanche Veltroni che non ci ha risparmiato la candidatura della solita "figlia di", piuttosto che di una qualsiasi ragazza senza santi in Paradiso).
Detto ciò, a noi povere precarie e aspiranti tali (sperando di non essere proprio disoccupate) non resta altro che cercare, cercare, cercare... non un lavoro, ma un milionario da incastrare...
martedì 11 marzo 2008
Disillusione...
Ho la nausea di tutto. Se potessi, scapperei lontano, staccherei il telefono e cercherei di vivere alla giornata. Per un po', solo per un po': il tempo per riprendere forze e colore in viso, dal momento che ogni volta che mi guardo allo specchio mi deprimo ancora di più (tanto, anche se non ci fossero specchi nel raggio di un chilometro, ho comunque chi me lo ricorda). Ho la faccia che mi ritrovo, forse qualche chilo di troppo e tanta voglia di mandare tutto a puttane...
Non c'è niente che mi risollevi il morale: tutto comporta una scelta, un impegno, una rinuncia a qualcosa. Devo scervellarmi per gli stage, ci rendiamo conto. Devo preoccuparmi di scegliere il posto in cui possa sentirmi meno "l'ultima ruota del carro"; poi ci sono tanti parametri da valutare: si lavora o no, si trovano i contatti o no, è un'esperienza formativa o no...
Ma poi quale futuro? Non ho neanche la forza per essere delusa da quello che mi circonda. L'apatia regna sovrana.
La giornata è appena cominciata all'Ansa e le uniche volte che ho sentito pronunciare il mio nome non ero io che cercavano. La lagna è questa, pesante forse, ma tanto un blog non si lamenta se ti lagni...
Non c'è niente che mi risollevi il morale: tutto comporta una scelta, un impegno, una rinuncia a qualcosa. Devo scervellarmi per gli stage, ci rendiamo conto. Devo preoccuparmi di scegliere il posto in cui possa sentirmi meno "l'ultima ruota del carro"; poi ci sono tanti parametri da valutare: si lavora o no, si trovano i contatti o no, è un'esperienza formativa o no...
Ma poi quale futuro? Non ho neanche la forza per essere delusa da quello che mi circonda. L'apatia regna sovrana.
La giornata è appena cominciata all'Ansa e le uniche volte che ho sentito pronunciare il mio nome non ero io che cercavano. La lagna è questa, pesante forse, ma tanto un blog non si lamenta se ti lagni...
giovedì 6 marzo 2008
Giornata da dimenticare
Sola davanti a palazzo Grazioli a prendermi l'acqua e a non concludere assolutamente niente. Mai nulla di diverso, di utile, di interessante. Voglio scappare da questo posto che non mi dà gratificazioni, ma soltanto batoste. Oggi sono state troppe le fregature. Mi sento una nullità, vorrei mandare tutto all'aria. Forse sono io il problema, sono io che manco di intraprendenza, non mi propongo. Tutto questo quando ieri mi sono sentita ripetere per l'ennesima volta le solite cattiverie che volevano dire una sola cosa: non sono intellettualmente stimolante. Parole parafrasate certo ma chi le pensa è una persona a me molto vicina. Dire che tutto questo mi delude è scontato. Non voglio sbatterci la testa in una storia che non mi dà alcuna serenità, che mi fa sentire inferiore.
Il falso antiperbenismo
Tutto questo odio verso la figura del piccolo - borghese da parte degli intellettuali(o presunti tali)lo reputo assurdo, a parte il fatto che la distinzione tra classi, come la si intendeva un tempo, è oggi anacronistica. Non solo, ma spesso l'intellettuale italiano proviene dalla piccola borghesia, anche se viene indottrinato al liceo e all'università e questo origina molto spesso un conflitto psichico tra estrazione e formazione. Pochi vogliono essere etichettati come piccolo borghesi. Agli intellettuali suona come un'offesa. Il piccolo borghese è sempre un altro, da guardare con disprezzo e con aria di superiorità.
Ma poi qualcuno mi sa spiegare esattamente cosa significhi l'accezione piccolo - borghese? Qualcuno sa elencarmi le sue caratteristiche?
La linea che separa chi potrebbe esserlo e chi crede di non esserlo è davvero troppo sottile per tracciare una netta demarcazione.
Se piccolo - borghese è colui che agisce con ipocrisia scegliendo quello che più gli conviene, credo proprio che mai espressione fu più lontana dalla mia persona. Io non ho la puzza sotto il naso, l'apparenza non è quello che più conta per me e se solo perché sono della Lumsa devo essere etichettata come una persona inetta, che non ha faticato per laurearsi (e quindi non sa vivere e essere stimolante intellettualmente), mi viene facile pensare che chi giudica aberranti i pregiudizi farebbe bene a non credere nei soliti stupidi STEREOTIPI.
Devo combattere ogni giorno contro la mia insicurezza e l'ultima cosa che voglio è proprio sentirmi giudicata ed "etichettata". Mi chiedo cosa fa di me una persona piccolo - borghese? Oltre all'appartenenza ad un ceto medio che condivido con quasi tutti quelli che mi circondano, torno alla mente a quel "finto perbenismo" che sembra trasparire dai miei atteggiamanti. Si è vero non la do in giro e non voglio essere cornuta, sono molto borghese in questo, ma sono davvero così fuori dal mondo?Ho pochi punti fermi nella mia vita, ma vorrei che ci fossero e sicuramente non credo che mi soffochino a tal punto da snaturarmi. Ciò che mi frena, in realtà, è il giudizio di chi crede di conoscere e catalogare le persone, di chi sputa nel piatto dove mangia, di chi non dice quello che prova e si nasconde davanti agli altri, davanti agli amici stretti.
Una persona intelligente, se davvero così arguta, dovrebbe smettere di trascorrere il suo tempo prezioso con persone che non stima e certo non dormire con ragazzine piccolo - borghesi. Ci sono tante donne "vissute" che accoglierebbero la persona non piccolo - borghese" a braccia aperte e non solo.
Ma poi qualcuno mi sa spiegare esattamente cosa significhi l'accezione piccolo - borghese? Qualcuno sa elencarmi le sue caratteristiche?
La linea che separa chi potrebbe esserlo e chi crede di non esserlo è davvero troppo sottile per tracciare una netta demarcazione.
Se piccolo - borghese è colui che agisce con ipocrisia scegliendo quello che più gli conviene, credo proprio che mai espressione fu più lontana dalla mia persona. Io non ho la puzza sotto il naso, l'apparenza non è quello che più conta per me e se solo perché sono della Lumsa devo essere etichettata come una persona inetta, che non ha faticato per laurearsi (e quindi non sa vivere e essere stimolante intellettualmente), mi viene facile pensare che chi giudica aberranti i pregiudizi farebbe bene a non credere nei soliti stupidi STEREOTIPI.
Devo combattere ogni giorno contro la mia insicurezza e l'ultima cosa che voglio è proprio sentirmi giudicata ed "etichettata". Mi chiedo cosa fa di me una persona piccolo - borghese? Oltre all'appartenenza ad un ceto medio che condivido con quasi tutti quelli che mi circondano, torno alla mente a quel "finto perbenismo" che sembra trasparire dai miei atteggiamanti. Si è vero non la do in giro e non voglio essere cornuta, sono molto borghese in questo, ma sono davvero così fuori dal mondo?Ho pochi punti fermi nella mia vita, ma vorrei che ci fossero e sicuramente non credo che mi soffochino a tal punto da snaturarmi. Ciò che mi frena, in realtà, è il giudizio di chi crede di conoscere e catalogare le persone, di chi sputa nel piatto dove mangia, di chi non dice quello che prova e si nasconde davanti agli altri, davanti agli amici stretti.
Una persona intelligente, se davvero così arguta, dovrebbe smettere di trascorrere il suo tempo prezioso con persone che non stima e certo non dormire con ragazzine piccolo - borghesi. Ci sono tante donne "vissute" che accoglierebbero la persona non piccolo - borghese" a braccia aperte e non solo.
martedì 4 marzo 2008
Donne...
Crescono ma non abbastanza le donne
nella politica internazionale: in tutto il mondo, la "quota
rosa" e' pari al 17,7% degli eletti nei Parlamenti. E' un dato
record, perche' nel 1995 la percentuale era di appena l'11,3%,
ma ancora troppo basso. L'Unione interparlamentare (UIP),
organismo internazionale con sede a Ginevra in rappresentanza
di 146 parlamenti nazionali, ha presentato oggi le sue ultime
statistiche sulle donne nei parlamenti dopo le elezioni che nel
2007 hanno interessato 63 paesi (per 78 Camere). Un aumento del
numero delle donne e' stata registrata nel 58% dei casi, e le
donne hanno conquistato il 16,9% di tutti i seggi parlamentari
rinnovati l'anno scorso. Fra le donne che hanno ottenuto un
posto nelle Camere, 1.764 sono state elette con il suffragio
diretto, 116 con quello indiretto, mentre 133 sono state
nominate. Nel 20% delle Camere "rinnovate", la proporzione e'
rimasta immutata rispetto alla precedente legislatura. Peggio
ancora, si legge nella nota dell'Uip, nel 22% delle Camere
rielette, le donne sono ora meno numerose di prima. A questo
ritmo, commenta il segretario dell'Uip Anders B. Johnsson, "non
si arrivera' alla parita' nei parlamenti prima del 2050". Solo
in quattro Camere in tutto il mondo siede oltre il 40% di
parlamentari donne: oltre a Ruanda e Svezia, in testa da molti
anni, ora succede anche in Argentina e Finlandia. Una
curiosita': al Senato delle Bahamas, il 60% degli eletti e'
composto di donne. Il continente americano e i paesi nordici
confermano la tendenza all'aumento delle donne elette, mentre
gli stati insulari del Pacifico hanno il tasso piu' basso,
ovvero l'1,8% di donne parlamentari. Nessuna e' stata eletta in
Micronesia e a Nauru. L'avanzata piu' vistosa e' stata
realizzata nel 2007 in Kirghizistan, dove si e' passati
dall'assenza totale di donne in Parlamento al 25,6% dopo le
elezioni del 2007, grazie alla "quota rosa" stabilita in un
minimo del 30% di donne candidate. Quanto agli organi
esecutivi, a livello mondiale, i ministeri guidati da donne
sono il 16,1%, il 2% in piu' rispetto al 2005. Il numero di
paesi che non hanno donne ministro e' sceso da 19 a 13: la
sottorappresentazione delle donne nei governi, rileva l'Uip,
sta diventando sempre piu' una questione politica chiave. (AGI)
nella politica internazionale: in tutto il mondo, la "quota
rosa" e' pari al 17,7% degli eletti nei Parlamenti. E' un dato
record, perche' nel 1995 la percentuale era di appena l'11,3%,
ma ancora troppo basso. L'Unione interparlamentare (UIP),
organismo internazionale con sede a Ginevra in rappresentanza
di 146 parlamenti nazionali, ha presentato oggi le sue ultime
statistiche sulle donne nei parlamenti dopo le elezioni che nel
2007 hanno interessato 63 paesi (per 78 Camere). Un aumento del
numero delle donne e' stata registrata nel 58% dei casi, e le
donne hanno conquistato il 16,9% di tutti i seggi parlamentari
rinnovati l'anno scorso. Fra le donne che hanno ottenuto un
posto nelle Camere, 1.764 sono state elette con il suffragio
diretto, 116 con quello indiretto, mentre 133 sono state
nominate. Nel 20% delle Camere "rinnovate", la proporzione e'
rimasta immutata rispetto alla precedente legislatura. Peggio
ancora, si legge nella nota dell'Uip, nel 22% delle Camere
rielette, le donne sono ora meno numerose di prima. A questo
ritmo, commenta il segretario dell'Uip Anders B. Johnsson, "non
si arrivera' alla parita' nei parlamenti prima del 2050". Solo
in quattro Camere in tutto il mondo siede oltre il 40% di
parlamentari donne: oltre a Ruanda e Svezia, in testa da molti
anni, ora succede anche in Argentina e Finlandia. Una
curiosita': al Senato delle Bahamas, il 60% degli eletti e'
composto di donne. Il continente americano e i paesi nordici
confermano la tendenza all'aumento delle donne elette, mentre
gli stati insulari del Pacifico hanno il tasso piu' basso,
ovvero l'1,8% di donne parlamentari. Nessuna e' stata eletta in
Micronesia e a Nauru. L'avanzata piu' vistosa e' stata
realizzata nel 2007 in Kirghizistan, dove si e' passati
dall'assenza totale di donne in Parlamento al 25,6% dopo le
elezioni del 2007, grazie alla "quota rosa" stabilita in un
minimo del 30% di donne candidate. Quanto agli organi
esecutivi, a livello mondiale, i ministeri guidati da donne
sono il 16,1%, il 2% in piu' rispetto al 2005. Il numero di
paesi che non hanno donne ministro e' sceso da 19 a 13: la
sottorappresentazione delle donne nei governi, rileva l'Uip,
sta diventando sempre piu' una questione politica chiave. (AGI)
Iscriviti a:
Post (Atom)