Ho sete di normalità, di quei piccoli gesti quotidiani che fanno sentire una persona speciale dandole quella dolce illusione di appartenere veramente a qualcuno. Ho voglia di gridare a tutti le sensazioni, le paure, le ansie, le gioie e i dubbi che seguono a certe scelte. Ho voglia di sentire le parole che in passato ho tanto snobbato e che ora non credo di riuscire più a fare mie. Le cose non sono mai come le si desidera, i giorni si sussegono uno uguale all'altro tra delusioni e arrabbiature. Non c'è comprensione e non c'è la condivisione che speravo ci fosse: volevo fare la differenza, volevo riempire i suoi giorni e strappargli sorrisi e invece riempio i momenti vuoti e strappo minuti...
Sono triste e scrivo sul mio blog quello che mi pare senza aver paura delle conseguenze. Sì la paura, da qualche mese non ho altro che paura di sbagliare, di non dire e di non fare la cosa giusta. Sono le mie ansie quotidiane sul futuro che si ripercuotono sul resto oppure è il contrario?
Non lo so, però è un periodo strano, di transizione, un periodo in cui sento di aver sbagliato tutto: stage, tesi, percorso di studi... Mi sento constantemente fuori luogo e con poche prospettive (quelle che avevo forse non ho saputo sfruttarle). Ci sarà da qualche parte una persona in grado di capirmi e di consigliarmi. Perchè la persona a cui si vuole bene non è mai quella perfetta? Sono triste e vorrei quella serenità che ho sempre disprezzato perchè ero in cerca di forti emozioni e la cosa assurda è che se tornassi indietro rifarei esattamente tutto!!! Quale dubbio sulla possibilità di aver sbagliato si insinua convivendo con la consapevolezza che si rifarebbe tutto allo stesso modo?
AGGIORNAMENTO DEL 24/03
Sì rifarei tutto, ma è pur sempre vero che le cose possono cambiare dal momento che la ricezione di messaggi veri o presunti è tarda se non dire inesistente... Sarà difficile però se continuo così impazzisco e io vengo prima di tutto!
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