lunedì 25 agosto 2008

Amici sotto le armi si ritrovano dopo 66 anni


SALERNO - Avevano condiviso gli stenti, la fame, gli orrori della guerra. Poi la separazione, le vite di entrambi che hanno continuato a scorrere l'una indipendentemente dall'altra, ma nel cuore il ricordo e la voglia di cercarsi. Ci sono voluti ben sessantasei anni per ritrovarsi, a due uomini che si erano conosciuti sotto le armi ed erano diventati subito grandi amici. I protagonisti della vicenda sono due pensionati: Salvatore Amodio, di Savona, e Giacomo Boni, di Supino in provincia di Frosinone. L'ultima volta si erano visti nel marzo del 1943. Poi la guerra, così come li aveva fatti incontrare, aveva provveduto a dividerli. A distanza di anni l'incontro a Corbara, in provincia di Salerno, grazie al figlio di Giacomo, Franco, che dopo aver cercato invano sull'elenco dei caduti del Dodecaneso, dove Giacomo riteneva fosse finito il suo amico, lo ha poi trovato scrivendo una email al sindaco di Corbara, la cittadina in cui Salvatore ha vissuto per 40 anni prima di trasferirsi a Savona. "Per me Giacomo è il fratello che ho tanto sperato di rivedere in questi anni e che finalmente ho ritrovato, avendolo pensato morto, dopo 66 anni". Così Salvatore ha commentato l'incontro con Giacomo prima di raccontare i difficili anni trascorsi in Africa: "sono stato in Tunisia - ha spiegato il pensionato di Savona durante la cerimonia in Comune - ho lavorato in miniera a 330 metri di profondità, ho lottato contro la malaria che ha rischiato di uccidermi". A Giacomo Boni, liberato dai Titini in Croazia, dove era stato fatto prigioniero dopo l'8 settembre 1943, è andata meglio: "Fui accompagnato al confine italiano, e di qui riparai a Monfalcone dove fui ospite di una famiglia della zona fino al mio rientro a casa, il 5 maggio 1945".
I due si erano conosciuti al fronte durante il secondo conflitto mondiale ed erano diventati subito amici per la pelle. Durante la libera uscita andavano sempre insieme a cercare qualche tozzo di pane, o qualche frutto, presso famiglie della zona, o nei negozi di ortofrutta. Difficile dimenticare i momenti trascorsi in guerra, i pericoli, la disperazione. Il ricordo di questa esperienza ha accompagnato la vita di entrambi senza mai affievolirsi. Così come indelebile nella memoria è stata questa amicizia nata in mezzo all'orrore.

venerdì 22 agosto 2008

Povero Colin!

Sydney, soppresso il balenottero
Troppo piccolo per sopravvivere


SYDNEY - Si chiamava Colin e la sua storia aveva commosso il mondo conquistando tutte le copertine dei giornali australiani e stranieri. Stamattina il balenottero trovato domenica scorsa nella baia di Sydney è stato soppresso con una massiccia dose di anestetico. Il video del piccolo cetaceo che col muso strofinava lo scafo di uno yacht scambiandolo per la madre aveva fatto il giro del mondo. La decisione di sopprimerlo è stata presa dopo che i veterinari avevano stabilito che era troppo affamato e indebolito per sopravvivere.Troppo piccolo, appena tre settimane di vita, per fare a meno della mamma e troppo grande per essere nutrito artificialmente.

"E' stato un momento triste - ha detto Chris McIntosh, portavoce del Servizio Parchi Nazionali Australiano - ma Colin si è addormentato dolcemente". La morte è sopraggiunta dopo il sonno. Uno dei veterinari ha somministrato con un'enorme siringa un sonnifero; poi Colin è stato trasportato a riva, dove gli è stata fatta l'iniezione letale. Il tutto al riparo dalla vista dei curiosi, mentre un cordone di sicurezza eretto dalla polizia impediva a un drappello di manifestanti animalisti di fare irruzione e interrompere l'operazione.

Trovata forse la madre. Intanto, al largo della costa a sud di Sydney, i ranger del servizio parchi nazionali e fauna hanno trovato la carcassa di una balena e ritengono che sia la mamma del cucciolo. Gli zoologi intendono ora confrontare il Dna del cetaceo adulto con quello di Colin che è stato trasferito allo zoo di Taronga in attesa di eseguire l'autopsia per determinare se sia stato abbandonato dalla madre a causa di qualche difetto biologico.

Le proteste. La decisione di praticare l'eutanasia sulla baby-balena ha scatenato le proteste di un gruppo di ambientalisti convinti che non si sia fatto abbastanza per cercare di nutrirlo. "Ci avevate promesso altre 24 ore", ha urlato Brett Devine, membro del Devine Marine, un gruppo di animalisti che avevano disegnato un apparecchio speciale per fornire i 230 litri di latte al giorno necessari al cetaceo orfano che nel frattempo inseguiva le barche di passaggio e si attaccava alle chiglie cercando di succhiare.

I manifestanti hanno cercato di impedire l'uccisione di Colin fino alla fine raccogliendosi sulla spiaggia poco prima che si procedesse con l'eutanasia, ma il dipartimento dell'ambiente ha difeso la decisione, affermando di aver fatto tutto il possibile per salvare l'animale, e che erano state esaminate tutte le possibili soluzioni, compresa quella di ''rimorchiarlo'' al largo con natanti della marina militare, prima che le sue condizioni peggiorassero definitivamente.

Gli ultimi giorni. Rimasto intrappolato nell'insenatura di Pittwater Bay, da cinque giorni Colin era sotto lo sguardo e le cure di ricercatori marini che hanno tentato invano di mantenerlo in vita. Appariva disorientato, confuso, incapace di nuotare da solo. "Il cucciolo è in condizioni peggiori di quanto ci aspettassimo, anche le ferite sono più gravi del previsto, probabilmente provocate dall'attacco di uno squalo", ha spiegato Sally Barnes, vice direttrice generale del dipartimento ambientale di New South Wales.

Diverse le soluzioni ipotizzate. I ranger australiani avevano tentato di riportare al largo il cucciolo nella speranza che trovasse una madre adottiva fra le balene che migrano verso nord, ma l'animale è tornato verso riva. La vicenda aveva coinvolto persino un "sussurratore" aborigeno intervenuto per cercare di convincere il piccolo Colin a riprendere il largo simulando il canto delle balene. Tutto è stato inutile perché il mammifero non è mai riuscito ad allontanarsi dalla costa e quando le sue condizioni si sono rapidamente aggravate è stato deciso di mettere fine alle sue sofferenze.

Il mio pezzo su Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/ambiente/balenottero-australia/balenottero-australia/balenottero-australia.html)

mercoledì 13 agosto 2008

A tutti quelli che stanno cercando...

Non credevo che Roma sarebbe stata così bella in agosto. E' come se un velo fosse stato improvvisamente scostato per lasciare intravedere l'essenza e la storia troppo spesso celate da frenesia e individualismo. E' così eterna e raggiungibile nel suo essere sonnolenta e intorpidita, sempre più viva e aperta alla verità della sua natura. Una donna in procinto di godersi un po' di meritato riposo; solo un po' perché non l'è concesso di più! Passeggiare per i vicoli o le vie più familiari è sempre una scoperta, un pretesto per guardare aldilà o leggersi dentro.

Assaporo ogni istante di questa insolita estate con la coscienza di chi ha visto le cose accadere e seguire il loro ordine. L'attesa è solo uno stato di transizione, un'intercapedine tra due mura e due percorsi, un varco che apre a qualcosa di meglio e a una maggiore consapevolezza di sè. Ieri qualcuno mi ha detto che ho un mondo dentro, una luce soffocata dalle ansie quotidiane, dalle corse verso qualcosa di materiale ed estemporaneo. Dovrei soltanto lasciarmi andare alla vita, sorridere a tutto quello che mi circonda anche quando sembra che tutto vada storto. Passare la vita ad aspettare, senza gustare il presente è come non vivere, è come lasciarsi cullare dagli eventi senza che essi facciano il loro corso...Un'insospettabile serenità mi coglie in un momento in cui mi interrogo sul futuro. L'avvenire lavorativo in fondo non può impedirmi di respirare: le cose succedono anche se non sei tu a programmarle e non accadono neanche quando le desideri fortemente e ti impegni affinché si realizzino. Sono stata vittima delle scelte degli altri e non le ho mai sentite così pesanti sul mio corpo e sulla mia anima. E nel momento in cui mi rendo conto di questo, sento lentamente dissolversi l'ansia che segue a una decisione, la stessa che accompagna il dubbio, la paura di aver fatto le scelte sbagliate. E' bello pensare che la vita riserva delle sorprese, che il caso è il più grande romanziere del mondo e che ricevi di più quando dai che quando sono gli altri a darti. Il trucco è non avere paura, lasciarsi andare all'imprevedibile, non farsi spaventare dal futuro, ma vivere semplicemente tutto quello che per terrore a volte ci perdiamo. Continuare a stupirsi e a vivere brevi momenti degni di essere vissuti non significa firmare un'ipoteca, ma lasciarsi trasportare senza rimpianti. Le prossime scelte, quelle che dipenderanno da me, le vorrò fare così, allontanando raziocini che mi impediscano di godere del presente...

Come è difficile per me non affezionarmi ai luoghi, alle persone le cui vite si intersecano per brevi periodi con la mia. Tra due settimane finisco e comincio a sentire la nostalgia di questo posto, di questo ritmo, dei rapporti umani, persino degli oggetti con cui ho avuto la fortuna di entrare a contatto. Non credo di essere fatta per stare qui (vuoi per il tipo di lavoro, vuoi per le mie esitazioni a proporre) però sto constatando che sono tutti, o quasi, delle belle persone. Quanto ai pezzi scritti non posso avere niente da recriminarmi, è la firma che avrei voluto insieme a un pizzico di fortuna e di una sana faccia tosta. Resta sempre uno il mio preferito... Ovviamente i suoi complimenti sono fatti in modo bonario e scherzoso, niente da prendere sul serio!

venerdì 8 agosto 2008

Un sottile godimento...

Quando meno te l'aspetti c'è qualcosa che ti tira su e ti fa riscoprire il piacere di lavorare, di avere la mente impegnata e di restare travolta dal vortice del dinamismo di una giornata interessante. Sempre lì la crisi nutrita da dubbi, rinvigorita dalle incertezze quotidiane, eppure c'è qualcosa di questo mestiere che ti tiene attaccata, affascinata, sorpresa!

martedì 5 agosto 2008

In attesa...

Un po' di serenità e un piccolo chiarimento. La giornata di ieri si è conclusa meglio del previsto. Restano l'incertezza sul da farsi e su un probabile trasloco (troppo costoso) e la consapevolezza di aver avuto in casa per più di tre anni una vera arpia pronta a mettere zizzania senza motivo. Per il resto attendo fiduciosamente che mi prendano sul serio, ma è abbastanza ovvio che preferiscono altre persone e che io sono "condannata" a non essere calcolata. Sinceramente non ne capisco il motivo; escludendo le prime settimane che ero out, non ho fatto grossi danni, non più degli altri. Forse è lo stato d'animo che traspare e che mi mette in cattiva luce. Non so, non capisco e mi frega relativamente: in soli due mesi non avrei fatto la differenza, non sarei comunque entrata nelle loro grazie. Mi convinco che arriverà il mio momento, cerco di prendere il meglio che posso da questa esperienza e mi interrogo su quello che voglio davvero.


Una bella notizia che non riguarda me

La mia coinqui (con cui ho fatto pace) si è fidanzata ufficialmente, ieri mi ha fatto vedere l'anello. Un pizzico di romanticismo mi ha pervasa facendomi sognare per un momento. Ho pensato cose assurde, a come regalare un anello sia il gesto più significativo che possa esserci in una coppia. Un piccolo e semplice atto che lascia intendere molte cose, che nasconde impegno e promesse. Ho pensato anche a come potrebbe essere riceverlo! Al perchè debba essere sempre prerogativa maschile la scelta del momento giusto per prendere un impegno e cominciare una vita insieme, come se fosse l'uomo a dover avere il coraggio e come se alla donna, già matura, restasse soltanto l'attesa. Un gesto del genere per una donna può aprire le porte del paradiso o gettare in un baratro, dipende dalla persona che ti porge l'anello! Pensavo al mondo in cui mi piacerebbe riceverlo, o a come potrebbe essere traumatico rifutare. Non ho niente di importante da fare evidentemente e mi abbandono a queste considerazioni.

lunedì 4 agosto 2008

Donna sull'orlo di una crisi di nervi

La sfiga mi perseguita. Devo aver fatto davvero qualcosa di brutto in passato per aver meritato tutto questo... perchè io sono convinta che il male che si fa torna sempre indietro prima o poi! Conto i giorni che mancano alla fine di agosto e prego che i secondi, i minuti, le ore volino in fretta. Sento che la crisi di nervi è in agguato, ma non so cosa fare se non avere pazienza di aspettare. Per lo stage sono convinta che la prima impressione è quella che conta: tutto quello che cerco di fare bene non cancella quello che ho fatto prima, mentre gli altri stagisti (un'infinità e ora anche due in più) sono agguerriti e propositivi. Non bastava questo e non bastava il resto, ora mi tocca anche cercare casa. Sprecherò l'unico mese di vacanze dopo mesi cercando di districarmi tra un trasloco e lo studio per quel maledetto esame di Stato. Non voglio piangermi addosso, ogni giorno è stato un'occasione per reagire e distrarmi, ma ogni volta che provo a ricominciare succede qualcosa che rimette in discussione tutto. La cattiveria delle persone non ha limite, come non lo hanno il menefreghismo e l'egoismo. Sapevano come stavo, sapevano che io contrariamente a loro non avrei avuto vacanze, non avrei avuto nessuno in grado di comprendermi e di consolarmi, eppure hanno infierito pesantemente e quel che peggio mettendo in mezzo anche i miei genitori. Una parte di me vorrebbe restare in quella casa e rendere loro la vita impossibile, l'altra parte vorrebbe solo scappare lontano da tutti. Scrivo questo sfogo in uno dei tanti e interminabili tempi morti qui a Repubblica e mi chiedo quanto ancora potrò resistere, quando riuscirò a respirare. Ho bisogno di staccare, forse se non mi fossi illusa di trascorrere quei giorni in quel posto di merda, oggi mi sarei già organizzata diversamente. Oggi io avrei agito diversamente, oggi sarei stata diversa forse. L'affetto e la comprensione sono sempre stati latitanti perchè dovrebbero esserci ora. Sono sola e sono distrutta, a rischio di un esaurimento nervoso. Se solo arrivasse la firma sarebbe uno stimolo in più a continuare

giovedì 31 luglio 2008

Sesso tra i sassi!

Sesso in cambio di esami
MATERA - Signore e signorine bussano alla Questura: "Mi scusi, sa, non vorrei che il mio nome venisse fuori in questa storia del professor Giordano". I mariti, i fidanzati si informano: "Vorrei sapere se nell'elenco c'è anche per caso questo nominativo". La gente mormora, l'università è in subbuglio, i professori si difendono, "non generalizziamo, per favore, questo è un posto sano", gli studenti confessano: "Con Giordano lo sapevano tutti che era così". Subbuglio a Matera: in mezzo ai Sassi, è spuntato il sesso. Non si tratta però di un banale gioco di vocali, ma di uno scandalo giudiziario che sta scatenando da una parte il pettegolezzo becero di città. E dall'altra sta lanciando ombre inquietanti su come possono andare le cose nell'università italiana (...) Giordano usava infatti chiedere alle sue studentesse piaceri sessuali. In cambio offriva buoni voti all'esame ma anche piaceri di altro genere. "Mi ha invitato nella sua stanza - ha raccontato una di loro - e mi abbracciava alzandomi la maglietta". O ancora: racconti di scene di sesso orale sulla scrivania, "ho sempre cercato di dissuaderlo ma sapevo che se non lo avessi fatto non avrei ottenuto quegli aiuti" dice una donna sposata, con due bambini.

Repubblica.it

mercoledì 30 luglio 2008

E così, forse, torneremo ad essere due estranei che per un momento hanno avuto la fortuna di accarezzare una scintilla, di scoprire qualcosa di bello nel fondere due anime e due passioni. Due estranei che forse sono soltanto molto stupidi e testardi.

lunedì 21 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

Tanti auguri a me!

Forse ricorderò questo compleanno come uno dei più tristi. E pensare che solo un mese fa ero convinta che lo avrei trascorso a Budapest, invece niente. Niente viaggio romantico, niente sorprese, niente di niente. Mi trovo a festeggiare il compleanno in un posto che mi vede insofferente e insoddisfatta. A un giorno bello e produttivo ne seguono quattro negativi e interminabili. Oggi compio 24 anni e sono in una crisi esistenziale forse anticipata. Ho finito l'università, il praticantato e mi affaccio al mondo del giornalismo piena di dubbi. Un periodo di transizione forse, ma mi sento come se avessi sbagliato tutto, come se avessi fatto le scelte sbagliate negli ultimi dieci mesi e negli ultimi due anni. Vorrei che questa estate finisse subito, vorrei riprendere la mia vita, dedicarmi alle mie passioni senza che lo stress mi snaturi troppo. Da un anno a questa parte sono molto cambiata, ma le insicurezze di un tempo si impongono prepotentemente soffocando quello che di me mi piaceva e mi rendeva speciale. Non so più cosa voglio, non so se sono fatta per questa vita, per questo lavoro. Gli interrogativi emergono e assillano, sono punte di spillo che mi colpiscono ogni mattina quando mi sveglio. Quali sono i punti fermi al momento? Non ci sono esperienze lavorative su cui investire, non c'è qualcuno con cui condividere le mie emozioni o qualcuno su cui fare affidamento davvero. Sono sola e lentamente ci sto facendo l'abitudine.

RETTIFICA: la festa è riuscita molto bene... Grazie a tutti! In fondo è stato un bel compleanno

mercoledì 16 luglio 2008

il mio pezzo su Repubblica.it

Le donne erano in vacanza sull'isola di ZacintoSono state pagate per partecipare alla competizione
Grecia, una gara di sesso orale
nove prostitute arrestate

ATENE - L'isola che diede i natali al celebre poeta Ugo Foscolo è ancora fonte di ispirazione. Si tratta sempre di amorosi sensi, ma non in corrispondenza. Non c'è nulla di trascendentale, infatti, in quello che è accaduto lo scorso fine settimana nella tranquilla isola greca. Nove prostitute inglesi sono state arrestate per comportamenti osceni dopo aver preso parte ad una competizione di sesso orale. Le donne erano in vacanza sull'isola, ma al riposo hanno preferito il singolare concorso e sono state pagate per sfidarsi nel sesso orale sulla spiaggia di Laganas a sud dell'isola ionica. L'evento ha coinvolto sei uomini britannici e sei greci, tra cui due proprietari di un bar. Sembra che un video, destinato a circolare in internet, abbia immortalato questa gara vagamente "dionisiaca". Le baccanti sono tornate.

giovedì 26 giugno 2008

Vita nuova

CAPITOLO PRIMO

L'arte di lasciare

Lasciare: un compito difficile che qualcuno prima o poi deve assumersi manifestando coraggio, decisione, voglia di lasciarsi tutto alle spalle. L'impresa ardua deve valere la candela, altrimenti è soltanto fatica sprecata, l'esternazione crudele del proprio fallimento, della certezza di essersi preso in giro, di non aver seguito il cuore e di aver perso parte del proprio tempo prezioso inseguendo una chimera. (E' l'esperienza che parla!)
Non esistono modi migliori e indolore per lasciare una persona che da oggetto del desiderio è presto diventata una zavorra o un fardello. Si possono però suggerire consigli che alleviano (in piccola misura certo) dall'ingobrante senso di colpa. Eccone alcuni:

Dare piccoli SEGNALI
A meno che non si decida di lasciare una persona dalla sera alla mattina, sarebbe auspicabile cominciare a dare piccoli segnali e inviti al chiarimento nei giorni precedenti. Non si portano regali e non si rinfacciano mancanze una settimana prima (perchè mettere in condizione una persona di sentirsi responsabile dal momento che si è deciso di lasciarla?)
Non telefonare, chiedere di chiarire, invitare specificando che l'uscita durerà solo dieci minuti, sono manifestazioni graduali della propria volontà e della maturità della propria decisione. Si tratta di piccoli gesti che non prendano alla sprovvista il malcapitato dandogli la possibilità di prepararsi e di argomentare.

Dire la verità
Un atto repentino e inspiegabile ha radici profonde ma una sola motivazione forte a tal punto da spingere all'irreparabile. La ragione che molti preferiscono omettere suppone l'esistenza di un'altra persona, di un colpo di fulmine o eventualmente di un ritorno di fiamma. Altre motivazioni potrebbero risultare insensate e provocare una sgradevole sensazione di rimessa in discussione di tutto. Le bugie hanno le gambe corte, anche se in questo caso sono lunghe e grosse!

Scegliere il momento opportuno
Il momento opportuno non è la fine degli esami, o almeno non la stessa sera! La contentezza, il sollievo, la forza per l'avvio di nuovi progetti e di una nuova esperienza di stage potrebbero cessare così all'improvviso da vanificare sforzi e aspettative circa il proprio imminente futuro professionale.

Scegliere un luogo che non sia un marciapiede
La strada potrebbe dare il senso della precarietà, della volontà di non volere affrontare il problema, di liberarsi di un peso e di non dare modo all'altro di avere le motivazioni dovute. La notte poi è da evitare in assoluto perchè gli amici da telefonare non possono raggiungerti e probabilmente dormono quando hai più bisogno di loro. Il buio e l'impossibilità di riposarsi, nonostante non si dorma da giorni, potrebbero far venire pensieri veramente brutti...

Carpe diem

Quando l'altra persona dà svariate opportunità di troncare quasi di comune accordo, cogliere tali occasioni immediatamente, non regalare vacanze che potrebbero depistarla e farle del male. Le scelte prese senza un'opportuna ponderazione hanno poi lo spiacevole effetto di ricadere sulle scelte e sulle speranze delle altre persone. Le opportunità di troncare (l'ultima tre settimane fa)che si sono originate dall' insicurezza e dall' insoddisfazione si dimostrano alquanto ghiotte se così vicine alla data di scadenza di una storia... Quindi sarebbe preferibile lasciar perdere, non cercare, non dare false speranze e soprattutto NON REGALARE VACANZE ROMANTICHE!

I consigli su riportati non sono la Bibbia, sono piccoli suggerimenti per rendere le cose più facili. Non si pretende che siano seguiti tutti, ma almeno un paio, specie quando la persona da lasciare ha fatto scelte importanti. E' fondamentale il rispetto e non il pararsi il ... ergendosi a personificazione dell'onestà soltanto perchè si decide di non procedere per telefono e perchè il non troncare sarebbe stato una presa in giro. Ovviamente è necessario lasciare se si ritiene che ormai non ci sia più nulla da fare, ma sarebbe sensato far corrispondere ai pensieri anche i gesti. Infine è naturale che la persona che è stata mollata si riprenderà, che le occasioni di incontrare qualcun altro si sprecheranno, che la VITA NON E' FINITA, NE' ROVINATA, forse è solo una serata!


CAPITOLO SECONDO

Uno sguardo al passato

Quando finisce una storia è inevitabile tirare somme e guardarsi indietro a caccia di eventuali errori, di aspetti insopportabili, di bei ricordi che diano un senso agli ultimi nove mesi. Sono convinta che il tempo degli interrogativi è prossimo alla fine, che alla piccola sofferenza subentrerà la rabbia, poi la speranza, la voglia di ricominciare e infine l'indifferenza! Probabilmente sorgerà spontanea la domanda "Ma che ci stavo a fa'?" Le insoddisfazioni, le esigenze e le speranze tradite parlavano alla ragione di una persona, ma l'amore presentava la stessa persona sotto una luce completamente diversa. L'amore non basta, si sa! Davanti ai numerosi problemi di una storia ci si chiede cosa faccia andare avanti, cercare l'altro, negare l'evidenza, allontanare con le parole le piccole manifestazioni di insofferenza e di sospetto; mi chiedo cosa spinga, se non l'amore o una parvenza di esso, all'abbraccio, al sorriso, al regalo...
Con la scomparsa del sentimento sarà più facile vedere la persona per quello che era, per le finzioni, per le negazioni. La stima verso questa persona comincia a mancare, l'amicizia è un miraggio. E'ovvio c'è sempre di meglio!
Quanto a eventuali rimpianti o rimorsi, oggi mi pento di non aver fatto più domande, di non aver insistito per le risposte, adesso potrei dire che conoscevo questa persona e il suo passato. Più volte mi è venuto il dubbio di non conoscerlo affatto e, all'ipotesi di quattro giorni insieme da soli, la speranza di provare a stare bene finalmente, di capirsi, di essere pienamente se stessi senza remore e senza troppe aspettative per il futuro. Oggi mi sembra di non aver vissuto questa storia fino in fondo, ma non mi pento di quello che ho fatto perchè sono convinta che quando si segue il cuore quasi tutto sia lecito.


CAPITOLO TERZO

Vita nuova

Si profilano all'orizzonte nuove aspettative, nuovi progetti e la voglia di lasciarsi alle spalle questo dolore, di convincersi che la persona non meritava di condividere con me questo piccolo sogno. La vita continua e ci si sorprende giorno dopo giorno che è sempre più facile trovare risposte, lasciarsi andare, ritrovare il sorriso.
E' bello avere intorno persone che ti capiscono e ti stanno vicine. Un grazie a una persona in particolare che offrendomi la sua casa e stringendomi tra le braccia mi ha fatto sentire importante. Il resto poi chissà...



domenica 1 giugno 2008

E' difficile troncare quando si ama una persona, come non è sempre facile stare bene con la persona che si ama!
Non sono io che mi faccio dei problemi, è solo che vorrei stare bene, semplicemente questo...

venerdì 4 aprile 2008

I miei ultimi pezzi all'Ansa...

PD: DONNE CATTOLICHE, DIFENDERE I VALORI DELLA VITA
COPPIE DI FATTO, NO A MATRIMONIO E ADOZIONI PER OMOSESSUALI

(ANSA) - ROMA, 4 APR - ''Donna e' POPolare'', e' lo slogan
lanciato oggi dalle donne cattoliche del Partito Democratico nel
corso di un convegno con Silvia Costa, Assessore Scuola della
Regione Lazio, le candidate alla Camera nel Lazio Loretta Peschi
e Arianna Voto e la candidata al Comune di Roma Serena Visintin.
Un nuovo welfare, che comprenda politiche di sostegno alle
famiglie e ai soggetti piu' deboli come bambini, donne e persone
sole, l'attuazione completa della Legge 194 e l'estensione del
diritto di voto (almeno amministrativo) alle cittadine e ai
cittadini immigrati, sono le priorita' delle esponenti del
''Popolarismo'' del Pd.
''Noi, donne del Pd - ha sottolineato Silvia Costa -
proponiamo di investire risorse per aiutare le donne a
conciliare famiglia e lavoro e per avvicinare formazione e
professione''.
Non e' mancato il riferimento alle coppie di fatto: ''La
famiglia e' tra uomo e donna, - ha aggiunto la Costa - i diritti
individuali delle persone conviventi non prevedono la
formalizzazione di famiglie di serie b, o l'adozione da parte di
coppie omosessuali che negherebbe al bambino il diritto ad avere
due figure genitoriali''.
''Non si tratta di dogmatismo, - precisa Arianna Voto - la
nostra formazione cattolica serve a portare un contributo e non
e' l'ideologia che da' senso alla nostra presenza nel Pd.
E per risolvere il problema della scarsa presenza delle
donne nelle istituzioni, arriva la proposta di ripristinare
nelle elezioni comunali e regionali la doppia preferenza, per
uomo e per donna. Al telefono, infine, l'appello dell'ex vice
sindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia: ''Sono tante le donne
nelle liste del Pd, se vinceremo avremo triplicato le donne in
Parlamento''.

(ANSA).

I21-DEL

SICUREZZA: I LIBERAL DEL PD, RECUPERARE VALORI E LEGALITA'
(ANSA) - ROMA, 3 APR - ''Sicurezza si puo' fare'', e' lo
slogan della componente Liberal del Partito Democratico che oggi
in un convegno con Enzo Bianco e i due candidati nelle liste del
Pd Achille Serra e Luigi De Sena (gia' prefetto di Reggio
Calabria) ha lanciato le sue proposte per fronteggiare
l'emergenza sicurezza.
Immediatezza e non piu' soltanto certezza della pena,
coordinamento tra governo nazionale e gli enti locali, contrasto
alla criminalita' organizzata e una riforma della giustizia che
garantisca uno snellimento delle procedure processuali: sono le
proposte per arginare la percezione di insicurezza diffusa tra
gli italiani.
Al centro del dibattito anche il problema dell'immigrazione
che, per i Liberal del Pd, non va equiparata alla criminalita' e
strumentalizzata in campagna elettorale, ma gestita controllando
la clandestinita' e favorendo l'integrazione.
''E' l'ora della legalita' - dice Serra, ex prefetto di Roma -
e' ora di vincere i comportamenti antisociali, non soltanto con
le forze dell'ordine, ma anche recuperando i valori della
famiglia e della scuola''.
''La gente - aggiunge Serra - ha bisogno di sicurezza. Penso a
un rilancio della divisa sulla strada attraverso il recupero di
uomini da scorte inutili e penso al rilancio della polizia
municipale. Tutte cose che si possono realizzare nel breve e
medio termine ed e' per questo che sono sceso in campo''.
Per il senatore Enzo Bianco: ''Non c'e' bacchetta magica, chi
propone ricette facili sa di dire cose senza senso. Il Pd non ha
queste pretese e penso che sia una grande opportunita' sul
fronte della sicurezza''.(ANSA).

I21-PAE

martedì 1 aprile 2008

Dalla politica alla cultura?

Il mio pezzo per l'Ansa:
CAMERA: 140 OPERE PER I 100 ANNI DEL MUSEO CERAMICHE FAENZA
(ANSA) - ROMA, 1 APR - Centoquaranta capolavori d'arte in ceramica in mostra nei locali della Biblioteca della Camera: il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza festeggia cosi' i suoi cento anno di vita. Un compleanno che diventa l'occasione per ammirare questi capolavori che vanno dall'artigianato storico, espressione della quotidianita', alla maiolica che diventa arte pura e decorativa.
La mostra, che ripercorre la storia del museo e l'evoluzione dell'arte in ceramica dal XV al XXI secolo, sara' inaugurata dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti e restera' aperta al pubblico a partire da domani, fino al 30 maggio (dalle 10 alle 18, e il sabato dalle 10 alle 12.30). L'iniziativa e' stata presentata in una conferenza stampa a San Macuto dal questore della Camera, Gabriele Albonetti, la direttrice del Museo, Jadranka Bentini, il presidente della Fondazione del Museo Pier Antonio Rivola e il sindaco di Faenza Claudio Casadio.
''La decisione di ospitare la mostra nelle strutture della Biblioteca della Camera - spiega Albonetti - e' anche un modo per mostrare all'opinione pubblica che le istituzioni non sono solo il grigio luogo burocratico dove si svolgono i riti della politica, ma anche luoghi aperti alla cultura e all'arte''.
''La scelta delle opere - ha spiegato la direttrice del Museo - non e' stata casuale e rispecchia l'operosita' di una citta' come Faenza e l'anima del museo che vanta un patrimonio di 40 mila opere e capolavori di autori come Matisse, Fontana, Picasso''. (ANSA).
I21-SPA

venerdì 28 marzo 2008

Cicchitto? Sempre banale, ora maleducato

Vorrei riportare un piccolo episodio che ha suscitato molte polemiche oggi tra i giornalisti qui a Montecitorio e ha scatenato qualche piccolo litigio. Io non ero presente alla conferenza stampa, ma ho assistito al dopo disgustandomi per l'ennesimo gesto molto discutibile del cane di Berlusconi. Riporto una notizia della Dire, primo perché è stato un giornalista di questa agenzia a indispettire il vicecoordinatore di Forza Italia, secondo perchè pare sia stata l'unica agenzia a riportare l'episodio.

ISRAELE. PDL: PRODI AMBIGUO... FASCISTI CON NOI? CICCHITTO SBOTTA AL CRONISTA: MA CHE DOMANDA BANALE, DI CIARRAPICO SE NE FREGANO
(DIRE) Roma, 28 mar. - Rovesciare la politica estera del governo Prodi e del ministro D'Alema. Basta subalternita' a Francia eGermania e stop con le ambiguita' nei confronti di Israele. E' ilrichiamo del Pdl fatto da Fiamma Nirenstein, GaetanoQuagliariello, Fabrizio Cicchitto e Andrea Ronchi, durante unaconferenza stampa a Montecitorio sulla politica estera del Popolodella liberta'. "D'Alema ha tenuto una linea anti israeliana",hanno detto, ma il Pdl non teme affatto di essere percepito conambiguita' da Israele nonostante la candidatura di GiuseppeCiarrapico che continua a dirsi fascista e Alessandra Mussoliniche "il fascismo ce l'ha nel sangue". Al cronista che chiede,Cicchitto sbotta: "E' una domanda banale". La "presenza di Fiammanelle liste e' la giusta risposta, la sua collocazione dicetutto", corre in aiuto Ronchi. La stessa Nirenstein sostiene che"Ciarrapico e' un 'epifenomeno' e non intacca l'integrita' dellacoalizione di Berlusconi alla quale i giornali israelianiguardano con attenzione". Poi certo, "altri giornali non sonod'accordo" e "anch'io ritengo spiacevoli" le dichiarazioni diCiarrapico.

La disputa con i giornalisti non è finita qui in realtà e ha dato prova dell'atteggiamento di superiorità poco rispettoso nei confronti del lavoro giornalistico tenuto da Cicchitto.

Il presidente del parlamento tibetano

Un' altra bella esperienza da aggiungere ai ricordi più gradevoli di questo stage: stamattina ho assistito all'arrivo a Montecitorio del presidente del parlamento tibetano in esilio e ho scritto un pezzetto sull'avvenimento. Piccola come sono (ma lui lo è più di me) mi sono intrufolata nell'ascensore che lo portava all'ultimo piano del palazzo e l'ho portato a destinazione. In ascensore ero l'unica giornalista!

TIBET: KARMA CHOPEL, DA ITALIA SOSTEGNO A NOSTRA CAUSA
PRESIDENTE PARLAMENTO TIBETANO RICEVUTO AL SENATO E ALLA CAMERA
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Il presidente del parlamento tibetano in esilio, Karma Chopel, in queste ore in visita in Italia, e' stato ricevuto dal presidente della Commissione Esteri della Camera Umberto Ranieri, stamattina a Montecitorio.
Chopel, che oggi ha incontrato anche Franco Marini a Palazzo Madama, ha commentato positivamente gli incontri avuti nelle due Camere:''l'espressione di sostegno alla causa tibetana e' stata in entrambi i casi molto forte e penso che questo, venendo da un Paese importante come l'Italia, dara' forza alla nostra lotta e al popolo tibetano''.
Sull'ipotesi di boicottaggio delle Olimpiadi il presidente del parlamento tibetano ha ribadito che la posizione del Dalai Lama non e' cambiata:''il coinvolgimento della Cina e' per noi un fatto positivo perche' costringe Pechino a rispettare gli obblighi internazionali. Spettera' pero' ai sostenitori della causa tibetana nel mondo valutare quale atteggiamento tenere''.
Per Umberto Ranieri, gia' sottosegretario agli Esteri nei precedenti governi di centrosinistra, la partecipazione alle Olimpiadi resta importante, ma occorre che la Cina riveda la sua posizione sul Dalai Lama: ''Sarebbe una manifestazione di estrema miopia politica - ha aggiunto Ranieri - se le autorita' cinesi si chiudessero di fronte a delle richieste che sono condivisibili. Il Parlamento italiano riconferma il sostegno alla causa tibetana''.(ANSA).
I21-TG

martedì 25 marzo 2008

Ho una fitta nello stomaco e un pensiero fisso. Cerco di respirare a fondo ma niente... Cosa devo fare? Non riesco neanche a dormire. C'è qualcosa che non va e voglio stare tranquilla. Lo so, somatizzo troppo. Quanto vorrei avere la mente libera da quel pensiero, il petto libero e un po' d'affetto...

...

Sono distratta e non so cosa fare. In questi giorni ho cercato di capire se sia un bene per me prolungare lo stage, ho cercato di mettere sulla bilancia gli eventuali vantaggi (molto eventuali) e gli svantaggi, ma non ne sono riuscita a venire a capo. Ho avuto altre cose per la testa! Ci mancava soltanto la telefonata dall'Ansa ieri sera in cui mi si chiedeva di andare ad una conferenza stampa stamattina (senza parole!!!!). Certo in questi mesi non ho brillato per disponibilità e affidabilità, nonostante le mie 8 - 9 ore al giorno, ma non sono stata neanche molto fortunata: ho avuto qualche imprevisto e non mi è stato facile essere sempre presente. Poi diciamolo, la stanchezza si fa sentire e gli stimoli a dare di più scarseggiano.
C'è molta insicurezza e nessuno che riesca a capire davvero e a consigliare. In fondo cosa mi aspettavo, le decisioni si prendono da soli... e tra un po' non ci sarà più il tempo per fare una scelta.
Per evitare fraintendimenti, non è la quantità di tempo al telefono che mi sta a cuore, ma la qualità, l'interazione e la reciprocità, (mettici anche l'interesse e la voglia che dovrebbero essere naturali in certi casi) tutti aspetti di un rapporto o di uno pseudo-rapporto che mancano anche quando si è faccia a faccia. Mi dispiace davvero non riuscire a farmi capire senza risultare pesante (non è nella mia natura esserlo e certo non sono assillante). Dato che non riuscivo a voce, ho provato a scrivere quello che sentivo diverse volte, ma deve essere abbastanza ostico. Non è facile esternare i propri sentimenti, per qualcuno non lo è più che per qualcun altro; il problema fondamentale è che quando non riesci a trattenere le parole perchè ti escono dallo stomaco non è molto piacevole che l'altro glissi come se nulla fosse... Ci si sente stupidi e non resta altro che frenarsi (che problema c'è: è tutto un nascondersi). Io penso che qualsiasi paura a sbilanciarsi si debba attenuare dopo un po' di tempo se alla base c'è qualcosa. Allora io mi prendo la mia stupidità e anche le mie colpe. Non sempre si può essere "fonte di ispirazione", non sempre si è ricambiati. (Non riesco neanche a stimolare commenti su uno stupido blog!) Non dico nulla di interessante, niente che possa tenere qualche minuto in più attaccati al telefono e non posso prendermela con nessuno perchè è semplicemente la realtà dei fatti. Erano anni che non mi sentivo così insicura, non ho voglia di restare incastrata in questa situazione e dovrei pensare a mille altre cose.
Non parlare non mi fa stare meglio, ma scrivere queste cose sì...
Messaggio o non messaggio, poco importa perché in nessun modo le parole scritte vengono comprese e in nessun modo portano a delle conseguenze. Non credo neanche che le cose possano cambiare e colpevolizzo soprattutto me stessa e le mie debolezze per questo, ma non so cosa fare di più.

domenica 23 marzo 2008

Normalità

Ho sete di normalità, di quei piccoli gesti quotidiani che fanno sentire una persona speciale dandole quella dolce illusione di appartenere veramente a qualcuno. Ho voglia di gridare a tutti le sensazioni, le paure, le ansie, le gioie e i dubbi che seguono a certe scelte. Ho voglia di sentire le parole che in passato ho tanto snobbato e che ora non credo di riuscire più a fare mie. Le cose non sono mai come le si desidera, i giorni si sussegono uno uguale all'altro tra delusioni e arrabbiature. Non c'è comprensione e non c'è la condivisione che speravo ci fosse: volevo fare la differenza, volevo riempire i suoi giorni e strappargli sorrisi e invece riempio i momenti vuoti e strappo minuti...

Sono triste e scrivo sul mio blog quello che mi pare senza aver paura delle conseguenze. Sì la paura, da qualche mese non ho altro che paura di sbagliare, di non dire e di non fare la cosa giusta. Sono le mie ansie quotidiane sul futuro che si ripercuotono sul resto oppure è il contrario?
Non lo so, però è un periodo strano, di transizione, un periodo in cui sento di aver sbagliato tutto: stage, tesi, percorso di studi... Mi sento constantemente fuori luogo e con poche prospettive (quelle che avevo forse non ho saputo sfruttarle). Ci sarà da qualche parte una persona in grado di capirmi e di consigliarmi. Perchè la persona a cui si vuole bene non è mai quella perfetta? Sono triste e vorrei quella serenità che ho sempre disprezzato perchè ero in cerca di forti emozioni e la cosa assurda è che se tornassi indietro rifarei esattamente tutto!!! Quale dubbio sulla possibilità di aver sbagliato si insinua convivendo con la consapevolezza che si rifarebbe tutto allo stesso modo?

AGGIORNAMENTO DEL 24/03

Sì rifarei tutto, ma è pur sempre vero che le cose possono cambiare dal momento che la ricezione di messaggi veri o presunti è tarda se non dire inesistente... Sarà difficile però se continuo così impazzisco e io vengo prima di tutto!

mercoledì 19 marzo 2008

E' Fantastica!

Un kit di preservativi e cartine

Mi è toccato cacciare dalla borsa preservativi e cartine che avevo raccolto alla conferenza stampa di presentazione dei candidati under 30 della Sinistra Arcobaleno. L'ho fatto qui davanti a tutti in redazione, è stato proprio divertente e l'idea di Luxuria e company è stata davvero figa...
Ecco il mio pezzo per l'Ansa:
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Si presentano alla Camera
distribuendo in sala stampa un kit con preservativi in
confezione arcobaleno e cartine per sigarette e spinelli i
candidati under 30 della Sinistra Arcobaleno alle elezioni di
aprile. A fare da 'ciceroni' nel palazzo della politica ci sono
i loro autorevoli predecessori, i deputati uscenti del Prc
Vladimir Luxuria e Francesco Caruso, piu' volte al centro di
polemiche nella scorsa legislatura.
Tra le nuove leve della Sinistra, c'e' Ciro Argentino,
l'operaio sopravvissuto all'incidente della Thyssen diventato
capolista nel collegio Piemonte 1 alla Camera al posto di
Oliviero Diliberto; con lui, anche i promotori del network
giovani: Arturo Scotto, Marika Visconti e Tommaso Pellegrino.
Lotta alla precarieta' e al proibizionismo, liberta' alle
donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo
affettivo), tutela dell'ambiente e libero accesso alla cultura:
sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra.
''La precarieta' - sottolinea Luxuria - e' il vero
contraccettivo alla famiglia perche' impedisce ai giovani di
avere un'idea sul proprio futuro; per questo proponiamo di
passare al contratto a tempo determinato a quello a tempo
indeterminato entro i 36 mesi, promettiamo per i giovani che non
riescono a trovare un lavoro un salario minimo sociale di 8.500
euro lordi l'anno, sgravi fiscali per l'affitto e un fondo per
il mutuo''.
La sicurezza sul lavoro e l'applicazione della normativa
vigente sono per Ciro Argentino tra le priorita' del programma:
''Noi - spiega Argentino - dobbiamo far si' che tutti gli
imprenditori, che noi chiamiamo ancora padroni, rispettino la
normativa sulla sicurezza e paghino se muore qualcuno sul luogo
di lavoro''.(ANSA).
I21-PNZ

Una giornata piena e divertente che a dire la verità mi mette un po' in crisi: cosa farò con questo stage?

lunedì 17 marzo 2008

A te...

A te che sei l’unica al mondo, l’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro. Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato all’ angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi
con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te
A te io canto una canzone perché non ho altro
niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto
ci fa volare dentro all’aria come bollicine
A te che sei semplicemente sei sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
Le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica che io posso avere
L’unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere.(Jovanotti)

giovedì 13 marzo 2008

Precaria? No grazie!

Grazie Silvio per i tuoi preziosi consigli. Ora so veramente cosa voglio dalla vita e quale potra' essere la scialuppa di salvataggio in caso non riuscissi a trovare un lavoro. VOGLIO SPOSARE UN MILIONARIO! VOGLIO SPOSARE TUO FIGLIO!
Purtroppo il gettonato Pier Silvio una Silvia già ce l'ha e io non ho speranze, ma il mare è pieno di pesci milionari pronti a sistemare le tante precarie... quindi non disperiamo.
Non dilunghiamoci in falsi moralismi, non buttiamo veleno come al solito sul povero Silvio che ha detto una grande verità suggerendoci il metodo più antico e indolore per campare (e stracampare aggiungo).
Per il candidato premier del Pdl è il partito quello che conta e deve essere un buon partito! Ovviamente il partito non è quello politico, ma è quello che ti mette la fede al dito.

Scherzi a parte, le sue battute mi fanno proprio ridere, ma proprio ridere... Ieri sera guardando il programma "Punto di Vista" del tg2 si sono divertiti proprio tutti quando il Cavaliere, alla domanda di una studentessa che chiedeva quale fosse la sua ricetta contro la precarietà, ha risposto con una battuta "infelice", ormai sulla bocca di tutti: "Io le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".
Le risa più fragorose saranno state quelle dei precari e delle tante giovani ragazze che, dopo anni di studio e di sacrifici, sperano di farsi largo nel mondo del lavoro vivendo alla giornata in tutti i sensi e aspettando il rinnovo del contratto. Non sprechiamo il fiato a parlare di chi "scende a compromessi" per le più svariate ragioni, della bellona di turno che riesce ad avere una candidatura nelle liste perchè risulterebbe particolarmente intelligente e capace. Nel Pdl i posti dell'altra metà del cielo sono pochi: il 17 - 21% a fronte del 40% presente nel Pd, e le posizioni delle candidate Pdl in lista non garantiscono un posto sicuro in Parlamento.
Ora, già le donne arrivate in lista sotto "l'effetto spinta" sono poche, se poi ci tocca anche accontentarci di essere rappresentate da una soubrette o da un'ex reclusa del Grande Fratello, la cosa diventa preoccupante, anzi allarmante.
Pregiudizi non ce ne sono. Puntuale e coerente la constatazione che al mondo ci sono molti altri mestieri, esistono lavori incompatibili con l'essere parlamentare, esiste chi sceglie di fare politica da sempre e chi ha gli attributi per farla.
(Da questa riflessione non ne esce indenne neanche Veltroni che non ci ha risparmiato la candidatura della solita "figlia di", piuttosto che di una qualsiasi ragazza senza santi in Paradiso).
Detto ciò, a noi povere precarie e aspiranti tali (sperando di non essere proprio disoccupate) non resta altro che cercare, cercare, cercare... non un lavoro, ma un milionario da incastrare...

martedì 11 marzo 2008

Tutte le liste

http://www.repubblica.it/speciale/2008/elezioni/liste.html

Disillusione...

Ho la nausea di tutto. Se potessi, scapperei lontano, staccherei il telefono e cercherei di vivere alla giornata. Per un po', solo per un po': il tempo per riprendere forze e colore in viso, dal momento che ogni volta che mi guardo allo specchio mi deprimo ancora di più (tanto, anche se non ci fossero specchi nel raggio di un chilometro, ho comunque chi me lo ricorda). Ho la faccia che mi ritrovo, forse qualche chilo di troppo e tanta voglia di mandare tutto a puttane...

Non c'è niente che mi risollevi il morale: tutto comporta una scelta, un impegno, una rinuncia a qualcosa. Devo scervellarmi per gli stage, ci rendiamo conto. Devo preoccuparmi di scegliere il posto in cui possa sentirmi meno "l'ultima ruota del carro"; poi ci sono tanti parametri da valutare: si lavora o no, si trovano i contatti o no, è un'esperienza formativa o no...
Ma poi quale futuro? Non ho neanche la forza per essere delusa da quello che mi circonda. L'apatia regna sovrana.

La giornata è appena cominciata all'Ansa e le uniche volte che ho sentito pronunciare il mio nome non ero io che cercavano. La lagna è questa, pesante forse, ma tanto un blog non si lamenta se ti lagni...

giovedì 6 marzo 2008

Giornata da dimenticare

Sola davanti a palazzo Grazioli a prendermi l'acqua e a non concludere assolutamente niente. Mai nulla di diverso, di utile, di interessante. Voglio scappare da questo posto che non mi dà gratificazioni, ma soltanto batoste. Oggi sono state troppe le fregature. Mi sento una nullità, vorrei mandare tutto all'aria. Forse sono io il problema, sono io che manco di intraprendenza, non mi propongo. Tutto questo quando ieri mi sono sentita ripetere per l'ennesima volta le solite cattiverie che volevano dire una sola cosa: non sono intellettualmente stimolante. Parole parafrasate certo ma chi le pensa è una persona a me molto vicina. Dire che tutto questo mi delude è scontato. Non voglio sbatterci la testa in una storia che non mi dà alcuna serenità, che mi fa sentire inferiore.

"Il solito sesso", di Max Gazzè

Il falso antiperbenismo

Tutto questo odio verso la figura del piccolo - borghese da parte degli intellettuali(o presunti tali)lo reputo assurdo, a parte il fatto che la distinzione tra classi, come la si intendeva un tempo, è oggi anacronistica. Non solo, ma spesso l'intellettuale italiano proviene dalla piccola borghesia, anche se viene indottrinato al liceo e all'università e questo origina molto spesso un conflitto psichico tra estrazione e formazione. Pochi vogliono essere etichettati come piccolo borghesi. Agli intellettuali suona come un'offesa. Il piccolo borghese è sempre un altro, da guardare con disprezzo e con aria di superiorità.

Ma poi qualcuno mi sa spiegare esattamente cosa significhi l'accezione piccolo - borghese? Qualcuno sa elencarmi le sue caratteristiche?
La linea che separa chi potrebbe esserlo e chi crede di non esserlo è davvero troppo sottile per tracciare una netta demarcazione.
Se piccolo - borghese è colui che agisce con ipocrisia scegliendo quello che più gli conviene, credo proprio che mai espressione fu più lontana dalla mia persona. Io non ho la puzza sotto il naso, l'apparenza non è quello che più conta per me e se solo perché sono della Lumsa devo essere etichettata come una persona inetta, che non ha faticato per laurearsi (e quindi non sa vivere e essere stimolante intellettualmente), mi viene facile pensare che chi giudica aberranti i pregiudizi farebbe bene a non credere nei soliti stupidi STEREOTIPI.
Devo combattere ogni giorno contro la mia insicurezza e l'ultima cosa che voglio è proprio sentirmi giudicata ed "etichettata". Mi chiedo cosa fa di me una persona piccolo - borghese? Oltre all'appartenenza ad un ceto medio che condivido con quasi tutti quelli che mi circondano, torno alla mente a quel "finto perbenismo" che sembra trasparire dai miei atteggiamanti. Si è vero non la do in giro e non voglio essere cornuta, sono molto borghese in questo, ma sono davvero così fuori dal mondo?Ho pochi punti fermi nella mia vita, ma vorrei che ci fossero e sicuramente non credo che mi soffochino a tal punto da snaturarmi. Ciò che mi frena, in realtà, è il giudizio di chi crede di conoscere e catalogare le persone, di chi sputa nel piatto dove mangia, di chi non dice quello che prova e si nasconde davanti agli altri, davanti agli amici stretti.
Una persona intelligente, se davvero così arguta, dovrebbe smettere di trascorrere il suo tempo prezioso con persone che non stima e certo non dormire con ragazzine piccolo - borghesi. Ci sono tante donne "vissute" che accoglierebbero la persona non piccolo - borghese" a braccia aperte e non solo.

martedì 4 marzo 2008

Donne...

Crescono ma non abbastanza le donne
nella politica internazionale: in tutto il mondo, la "quota
rosa" e' pari al 17,7% degli eletti nei Parlamenti. E' un dato
record, perche' nel 1995 la percentuale era di appena l'11,3%,
ma ancora troppo basso. L'Unione interparlamentare (UIP),
organismo internazionale con sede a Ginevra in rappresentanza
di 146 parlamenti nazionali, ha presentato oggi le sue ultime
statistiche sulle donne nei parlamenti dopo le elezioni che nel
2007 hanno interessato 63 paesi (per 78 Camere). Un aumento del
numero delle donne e' stata registrata nel 58% dei casi, e le
donne hanno conquistato il 16,9% di tutti i seggi parlamentari
rinnovati l'anno scorso. Fra le donne che hanno ottenuto un
posto nelle Camere, 1.764 sono state elette con il suffragio
diretto, 116 con quello indiretto, mentre 133 sono state
nominate. Nel 20% delle Camere "rinnovate", la proporzione e'
rimasta immutata rispetto alla precedente legislatura. Peggio
ancora, si legge nella nota dell'Uip, nel 22% delle Camere
rielette, le donne sono ora meno numerose di prima. A questo
ritmo, commenta il segretario dell'Uip Anders B. Johnsson, "non
si arrivera' alla parita' nei parlamenti prima del 2050". Solo
in quattro Camere in tutto il mondo siede oltre il 40% di
parlamentari donne: oltre a Ruanda e Svezia, in testa da molti
anni, ora succede anche in Argentina e Finlandia. Una
curiosita': al Senato delle Bahamas, il 60% degli eletti e'
composto di donne. Il continente americano e i paesi nordici
confermano la tendenza all'aumento delle donne elette, mentre
gli stati insulari del Pacifico hanno il tasso piu' basso,
ovvero l'1,8% di donne parlamentari. Nessuna e' stata eletta in
Micronesia e a Nauru. L'avanzata piu' vistosa e' stata
realizzata nel 2007 in Kirghizistan, dove si e' passati
dall'assenza totale di donne in Parlamento al 25,6% dopo le
elezioni del 2007, grazie alla "quota rosa" stabilita in un
minimo del 30% di donne candidate. Quanto agli organi
esecutivi, a livello mondiale, i ministeri guidati da donne
sono il 16,1%, il 2% in piu' rispetto al 2005. Il numero di
paesi che non hanno donne ministro e' sceso da 19 a 13: la
sottorappresentazione delle donne nei governi, rileva l'Uip,
sta diventando sempre piu' una questione politica chiave. (AGI)

venerdì 29 febbraio 2008

Il gesto dell'ombrello di Silvio

La casa di 58 metri quadri

Un nido d'amore, una casa modesta che si confaceva alle sue esigenze e fatta apposta per due neo sposi. Silvio Berlusconi ricorda la sua prima casa: un modesto appartamento di 58 metri quadri. Anche il Cavaliere ha avuto una vita normale? Difficile crederlo... Può essere una delle tante frasi d'effetto sfoderate per far breccia nel cuore degli italiani. Oggi non si è davvero risparmiato nel corso della presentazione del programma del Pdl all'Auditoriun in via della Conciliazione e devo dire la verità il programma sulla carta non è male.

PDL PRESENTA IL PROGRAMMA

Una pressione fiscale al di sotto del 40 per cento, il ponte sullo stretto, il bonus bebè e gli incentivi per le famiglie, l'abolizione dell'Ici, la certezza della pena e il sì al nucleare.
Questi i temi fondamentali del programma del Popolo della Liberta' illustrati dal leader e candidato premier Silvio Berlusconi oggi alla conferenza stampa all'Auditorium della Conciliazione di Roma.
Il programma, depositato stamattina al Viminale, si articola in appena 12 pagine. Sette le missioni per rilanciare e "rialzare" l'Italia: la prima è rilanciare lo sviluppo; la seconda è sostenere la famiglia, la terza riguarda più sicurezza e più giustizia. La quarta missione è relativa ai servizi ai cittadini, la quinta è dedicata al Sud, la sesta al federalismo e la settima ad un piano straordinario di finanza pubblica.
Il Cavaliere si è fatto attendere per quasi mezz'ora: una ripicca verso i giornalisti che ieri avevano dato la notizia di un suo malore e uno scherzetto a dimostrazione della disinformazione di questa campagna elettorale. Non è solo la burla dell'orario: il Cavaliere, infatti, si concede un "gesto dell'ombrello", già molto discusso.
Berlusconi fa la prima promessa, da mantenere una volta al governo: "non toccare le tasche degli italiani", poi sferra l'attacco al governo Prodi che avrebbe messo in ginocchio l'Italia. La pressione fiscale è il tasto dolente e il fattore che diversificherebbe il suo programma dall'operato del suo predecessore. Per ridurre le tasse e rilanciare lo sviluppo del Paese,Berlusconi promette risparmi per oltre 20 milioni di euro all'anno: "si tratta di tagliare la burocrazia, i costi e i tempi e di poter fare quasi tutto, dai pagamenti ai contratti e altro, da casa o dall'ufficio".
Via libera, poi, alle grandi opere pubbliche e alle infrastrutture: ponti, tunnel, grande velocità ferrovie. "Il 70 per cento delle merci che adesso viaggia su gomma deve poter andare su rotaia". Il fatto, poi, che "le nostre infrastrutture siano intasate e inadeguate grava per oltre un punto percentuale sul nostro pil". La riapertura dei cantieri per le opere pubbliche porterà "350 mila posti di lavoro".
Altro punto essenziale del programma: la riapertura delle centrali nucleari. Il Pdl dice basta con la dipendenza energetica dell'Italia da altri paesi. Al secondo posto ci mette i gassificatori e gli impianti per realizzare in ogni regione "l'intero ciclo smaltimento dei rifiuti". Una soluzione per Napoli, ammette, ancora non ce l'ha: "Ci sto pensando".
Il Cavaliere promette di imboccare la strada opposta a quella di Prodi e Visco:"Vi ricordate lo slogan: 'Anche i ricchi piangono', peccato che hanno fatto piangere tutti".
L' intenzione è quella di coccolare gli imprenditori e sostenere il made in Italy, insieme al portare più soldi nei bilanci delle famiglie per sostenere il loro potere d'acquisto attraverso la detassazione degli straordinari e l'introduzione di sgravi fiscali e incentivi
Per le produzioni artiginali e le piccole imprese è previsto il versamento Iva solo dopo l'incasso della fattura. Tra le altre misure: l'abolizione dell'Ici, l'introduzione del "quoziente familiare", la liberalizzazione dei servizi pubblici, un piano di edilizia per chi non ha casa.
Sulla sanità: il piano per l'abolizione delle liste di attesa negli ospedali. Funziona così: "Se una Asl non garantisce un esame o un servizio entro una settimana, è obbligata ad inviare il paziente in una struttura privata pagando però il servizio".
Resta il capitolo sicurezza:"più pattuglie nelle strade e più carceri, più Cpt per espulsioni reali dei clandestini ma accoglienza per chi sa lavorare" e nella giustizia: la riforma dei codici e la certezza delle pena.
Questo il programma e per Berlusconi non resta che pensare alle liste: "l'importante è che in Parlamento ce ne siano 30 bravi, gli altri devono essere presenti dalle 9 alle 21". Per il resto, "devono portare voti".

giovedì 28 febbraio 2008

Stanchezza!

Non so cosa mi dia la forza di fare tutte queste cose: determinazione? Senso del dovere? Non so. L'unica cosa di cui sono consapevole è che l'energia non è ineusaribile. Sono sempre stanca, respiro affannosamente e l'umore non è dei migliori... Oggi la giornata sembra interminabile: sveglia alle 7,00, Mazzà alle 8,30, esercitazione alle 10,30 e poi, per non rilassarsi troppo, corsa all'Ansa. Chi me lo fa fare! Quanti dubbi affollano la mia mente, quanti punti interrogativi sulla strada che ho intrapreso e sui sacrifici che sto facendo, probabilmente vani. Come se non bastasse tutto questo, un'ora fa anche l'iniezione di coraggio del prof: "siamo tutti preoccupati per il vostro esame". Perché, non lo siamo già noi abbastanza?
Sono qui all'Ansa, ma vorrei stare da un'altra parte. Non ho nemmeno la forza di salutare e sorridere, potrei dare l'impressione di essere scontrosa e imbranata, inadatta a tutto questo...
Vorrei gridare a tutti che non sono di acciaio, ma forse l'unica persona a cui lo dovrei far capire sono io. Non si può fare sempre tutto, a qualcosa si deve pur avere il coraggio di rinunciare: nessuno è perfetto.
L'unica mia consolazione sei tu amore. Ho voglia di vederti e scalerei le montagne per farlo!

martedì 26 febbraio 2008

L'ho trovata carina ed efficace!

Berlusconi: "Signor parroco, mi vorrei confessare"
Parroco: "Certo figliolo, qual è il tuo nome?"
Berlusconi: "Silvio Berlusconi, padre".
Parroco: "Ascolta figliolo, credo che il tuo caso richieda una competenza superiore. E' meglio che tu ti rechi dal Vescovo".
Così Berlusconi si presenta dal Vescovo, chiedendogli se può confessarlo.
Vescovo: "Certo, come ti chiami?"
Berlusconi: "Silvio Berlusconi"
Vescovo: "No, caro mio, non ti posso confessare: il tuo è un caso difficile. E' meglio che tu vada inVaticano".
Berlusconi va dal Papa. Berlusconi: "Sua Santità, voglio confessarmi".
Papa: "Caro figlio mio, come ti chiami?"
Berlusconi: "Silvio Berlusconi"
Papa: "Ahi! Ahi! Ahi! Figliolo! Il tuo caso è molto difficile per me. Guarda qui, sul lato del Vaticano c'è una cappella. Al suo interno troverai una croce. Il Signore ti potrà ascoltare".
Berlusconi, giunto nella cappella, si rivolge alla Croce: "Signore, voglio confessarmi".
Gesù: "Certo, figlio mio, come ti chiami?
Berlusconi: "Silvio Berlusconi".
Gesù: "Ma chi? L'ex Presidente del Consiglio e candidato premier?"
Berlusconi: "Si, signore".
Gesù: "L'ex amico di Craxi ?'L'amico dei Neo-Fascisti e Neo-Nazisti, particolare che si è dimenticato di riferire al Congresso americano ?"
Berlusconi: "Ehm... si, Signore".
Gesù: 'Quello che ha abbassato dell'1% le tasse dirette e costretto comuni/province/regioni ad aumentare le tasse locali del 45% per tenere aperti asili, trasporti, servizi sociali essenziali ?Quello che ha ricandidato 13 persone già condannate consentenza passata in giudicato? Quello che ha modificato la legge elettorale in modo che siano le segreterie di partito a scegliere gli eletti e non più i cittadini ? Quello che ha omesso qualsiasi controllo sull'entrata in vigore dell'Euro permettendo a negozianti e professionisti di raddoppiare i prezzi in barba a pensionati e lavoratori a reddito fisso ? Quello che ha abolito la tassa di successione per i patrimoni miliardari e subito dopo ha cointestato le sue aziende ai figli?Quello che ha quadruplicato il suo patrimonio personale e salvato le sue aziende dalla bancarotta e che dice che è entrato in politica gratis per il bene degli italiani?Quello che ha epurato dalla RAI i personaggi che non gradiva?'Quello che ha fatto la Ex-Cirielli, la Cirami e la salva-Previti ? Quello che ha fatto una voragine nei conti dello Stato e ha cambiato 3 volte ministro del tesoro ? Quello che ha dato, a spese degli italiani, il contributo per il decoder digitale per permettere al fratello di fare soldi con una società che li produceva ? Quello che depenalizzato il falso in bilancio ed ha introdotto la galera per chi masterizza I DVD ?
Berlusconi: "Ehm... sono sempre io, Signore".
Gesù: "Figlio mio, non hai bisogno di confessare. Tu devi solamente ringraziare".
Berlusconi: "Ringraziare???? E chi, Signore?"
Gesù: "Gli antichi Romani, per avermi inchiodato qui. Altrimenti t'avrei fatto un .... COSI'!!!"

Fatalità?

Sono loro.
I corpicini recuperati dalla cisterna di un casolare abbandonato nel centro storico di Gravina (Ba) appartengono ai due fratellini Ciccio e Tore Pappalardi, di 13 e 11 anni, scomparsi 20 mesi fa. Il ritrovamento dei cadaveri è avvenuto in seguito al salvataggio di un altro bambino caduto nel pozzo ieri pomeriggio.
Davanti agli occhi dei soccorritori, felici di aver salvato il bambino, la macabra scoperta di resti umani e qualche ora dopo la triste constatazione che si tratta dei due fratellini pugliesi la cui vicenda colpì tutta l'Italia.
Il caso ha voluto che l'incidente di un altro bambino risolvesse il mistero sulla scomparsa di Ciccio e Tore e mettesse in discussione la posizione del padre finito in carcere perché sospettato di averli uccisi. Tutti pronti a condannare, tutti pronti a credere che dietro ci sia sempre un assassino e che l'omicidio debba essere sempre tra i più cruenti e crudeli perchè perpetrato da un genitore.
Ancora è presto, certo, per salvare il padre dall'accusa di omicidio e di occultamento di cadaveri, ma se si fosse davvero trattato di una fatalità, di una caduta accidentale in un pozzo profondo 20 metri? L'orrore aumenta se si considera che i bambini non sono stati trovati in corrispondenza dell'imboccatura della cisterna, vuota per la raccolta di acqua piovana, ma a qualche metro di distanza e che quindi possano essere rimasti vivi per qualche tempo nel pozzo. La morte può essere stata lenta e atroce, ma questo lo stabilirà l'autopsia.
Intanto la madre dei bambini raggela con un altro particolare: un sogno in cui aveva visto precipitare i figli in un baratro.
Tanti gli interrogativi sollevati come sempre in questi casi, un'unica certezza: due vite sono state stroncate troppo presto.
Questa vicenda che ha dell'incredibile non cessa di suscitare nell'opinione pubblica sgomento e orrore, sia se si creda all'ipotesi della colpevolezza del padre, sia che si ammetta l'eventualità di una tragica e banale fatalità.

Un destino segnato
http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/gravina-pozzo-bimbo/accuse-padre/accuse-padre.html

lunedì 25 febbraio 2008

Ecco il mio pezzo per l'Ansa


CAMERA: NUOVO LOOK PER LE ASSISTENTI PARLAMENTARI
FOULARD CON SPILLA DI METALLO AL POSTO DEL FIOCCO,CAMICIA BIANCA
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - Cambia la mise delle assistenti parlamentari a Montecitorio. A camere sciolte si coglie l'occasione per un piccolo cambiamento di look e per rinfrescare la divisa di ordinanza. Un foulard di seta blu ha sostituito il vecchio fiocco che si annodava al collo lasciando cosi' aperto il colletto della camicia di cotone rigorosamente bianca. Il foulard e' poi chiuso da una spilla di metallo dorato che reca il logo della Camera. Per il resto nessuna differenza sostanziale: la lunghezza delle gonne non ha subito alcuna modifica e la giacca conserva il medesimo taglio. Il tailleur e' sempre lo stesso cosi' come non e' cambiata la possibilita' di optare per i pantaloni in caso di servizio notturno e lavoro agli ingressi. (ANSA).
I21-TG

Il programma di Walter


Ecco in breve i punti salienti del programma del Partito Democratico in vista delle elezioni del 13 e del 14 aprile presentato e illustrato oggi da Walter Veltroni e da Marco Morando. Un programma che lo stesso Veltroni definisce "realistico e ambizioso" ma che ha già suscitato le polemiche degli avversari. Critiche, dunque, da destra e sinistra. Per la Sinistra Arcobaleno, quello del Pd, non è altro che un "programma fotocopia" di quello di Berlusconi, mentre per il Pdl le pagine e i loro contenuti segnano ulteriormente l'egemonia culturale e politica del centrodestra. Dell' egemonia del centrodestra personalmente non ne percepisco neanche l'ombra. Lo "scopiazzamento" è un'attitudine del Pdl che, ancor prima di nascere, si profilava come brutta e affrettata copia del progetto unitario di nome Partito Democratico. E poi chi ha lanciato per la prima volta "le liste pulite"?

Un propramma "non fatto di annunci e promesse" che non si possono realizzare. Che promette la riforma istituzionale, la riduzione dell'Irpef e un salario minimo legale per i precari. Una trentina di pagine divise in 12 punti 'programmatici'. Che affronta anche questioni "eticamente sensibili" e che lancia slogan come "sicurezza prima di tutto", "welfare universalistico", "l'educazione come ascensore sociale", "spendere meglio e meno", "pagare meno, pagare tutti".

Riforme. Dal punto di vista delle riforme Il Pd chiede una sola Camera, composta da 470 membri, e un Senato con 100 parlamentari. Il modello indicato è il doppio turno alla francese. Sul fronte del governo, propone un esecutivo "snello" con 12 ministeri e non più di 60 membri. Prevista l'ineleggibilità dei condannati per reati gravi come la pedofilia, la mafia e la corruzione.

Tasse. "Se il Pd vincerà le elezioni il primo atto di governo sarà l'aumento delle detrazioni sul lavoro dipendente" promette Veltroni. Tra le misure è previsto un incremento delle detrazioni Irpef per i dipendenti nel 2008 e dal 2009 e poi una riduzione di tutte le aliquote Irpef per un punto in meno l'anno, per tre anni e sostegno alle famiglie con una 'dote fiscale' di 2.500 euro per i figli. Una riduzione del carico fiscale sulla contrattazione di secondo livello e sconti di imposta per favorire la capitalizzazione delle imprese sono alcune delle misure previste sul fronte della competitività.

Aborto e testamento biologico. "La legge 194 è una legge equilibrata, che ha conseguito buoni risultati. Va attuata in tutte le sue parti" dice Veltroni. Che nel programma afferma che "il Pd intende prevenire l'accanimento terapeutico anche attraverso il testamento biologico", e che "promuove il riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi".

Acqua e sapone

Uno stato di grazia e confusione dietro al quale si cela l'inquietudine, la paura che tutto questo finisca. Ci credo, voglio crederci, voglio che funzioni. Dentro, la tempesta e la purezza di un sentimento sino ad ora sconosciuto. Torna presto da me, sono la tua donna bambina. Sono solo acqua e sapone...
Dal film di Carlo Verdone

giovedì 21 febbraio 2008

ADDIO PROF

E' sempre difficile in questi casi usare parole che non risultino banali o forzate, lui d'altronde odiava la mediocrità e destinava una smorfia di disappunto a tutti i luoghi comuni, alle frasi fatte, a tutto ciò che si era sentito e risentito. Questo giorno è un po' triste per tutti noi, i suoi studenti, i suoi colleghi, i suoi assistenti. La nostra piccola Lumsa News è a lutto. Una voce calda la sua, limpida, priva di inflessioni e così precisa. Ai microfoni delle radio, per le quali Mattioli ha lavorato, lo sforzo di ridurre le parole, di spogliarle di eccessi e di retorica. Un giornalista di altri tempi forse, così appassionato al suo lavoro e nostalgico dei viaggi, dei servizi, del giornalismo vero.
Il mio personale ricordo del prof
Inizialmente non sono state rose e fiori, anzi direi che c'era una reciproca antipatia: era sicuramente un uomo pignolo, che faceva valere le sue ragioni, a volte freddo e severo; sicuramente mai ipocrita ed è per questo che le sue dimostrazioni di stima nei miei confronti, dopo la selezione a Lumsa News, erano le più gradite. Non dimenticherò mai il cenno che fece col capo il giorno dell'orale per Lumsa News, gli occhi azzurri rassicuranti, il sorriso che non lasciava dubbi: ero entrata! A graduatoria uscita mi fermò per strada complimentandosi per lo scritto che avevo fatto e poi da quel giorno tante attestazioni di stima per ogni lavoro e non più lil commento "voce asilo". Dentro di me la voglia di non deluderlo e il desiderio di imparare perchè tutto il suo mondo doveva essere anche il mio.
Prof negli ultimi tempi il tuo bel volto portava i segni della malattia e della stanchezza, la voce sfumava nell'affanno ma gli occhi scrutavano ancora, cercavano di captare il mio percorso, la mia crescita e poi quelle parole bellissime che mi riempirono il cuore: "Questa ragazza cresce in grazia e sapienza", non era una persona qualunque a dirlo, eri tu.
In queste poche, ma sentite, parole non ho voluto che si delineasse di te un ritratto scontato, intriso di falsità e compassione: ho lasciato che l'uomo con i pregi e i difetti prevalesse sullo scomparso, spero che lo apprezzerai dovunque tu sia in questo momento. Un leone come te merita un ricordo vero e dignitoso.
Alla fine del mio addio personale il silenzio di una lacrima e la forza di dire un piccolo e semplice CIAO insieme a un grande e sincero GRAZIE.


CIAO PROF

LA SCOMPARSA DI FRANCESCO MATTIOLI

Lutto nel mondo del giornalismo. E' scomparso Francesco Mattioli, per oltre 40 anni giornalista RAI e corrispondente della televisione pubblica da New York e da Mosca. Recentemente Mattioli aveva assunto l'incarico di docente di giornalismo alla Lumsa, la Libera Università 'Maria SS. Assunta' di Roma che ha come obiettivo la formazione teorica e pratica di futuri giornalisti.
LO SO. RISCHIO DI SCRIVERE SOLO DI POLITICA
MA SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE,
E' INEVITABILE! SE POI SI CONSIDERA
CHE STO FACENDO UNO STAGE
ALL'ANSA PARLAMENTARE...
(Forse il guaio è che non sono
neanche imparziale! Forza Walter...)

Berlusconi: ''Yes pi ca (n)''

Siamo alle solite ''l'avvenenza'' e gli eventuali compromessi restano i requisiti fondamentali per una donna con aspirazioni politiche e per favorire l'incremento delle quote rosa in Parlamento. Questa continua ad essere la politica adottata dal caro Cavaliere nonchè ''impresario teatrale'' dalle numerose e fortunate amicizie femminili. Lo sapevamo, lo sa la sua Veronica, Berlusconi non resiste al fascino femminile! Ma poi perchè essere prevenuti? Che le sue belle subrettes sono sprovviste di una lodevole capacità intellettuale? Che manca a queste il linguaggio forbito, la ricchezza culturale e la preparazione politica? Noi non possiamo certo giudicare, non lo sappiamo, d'altronde il candidato premier del pdl non è un politico ma, come lui stesso si definisce, un imprenditore prestato alla politica e i suoi alleati i più famosi incompetenti regalati alla politica.
Non sono pregiudizi, ma semplicemente piccole riflessioni, scontate certo, ma sempre attuali visto l'andamento della nostra società.
Siamo alle solite infatti... sei donna? Fai strada se sei bella, giovane (guardate la povera Hillary, schernita da stampa e avversari politici perchè ha il volto segnato da qualche ruga di troppo) e se flirti col capo. Sei donna? Allora hai più chances in questo ambiente, sai com'è: un sorrisino fatto al momento giusto e al posto giusto...
Mi sento ripetere queste frasi in continuazione ma sarà vero che può bastare un sorriso? Mi chiedo. E poi smettetela di tirarmi sfiga uomini, io non mi sento affatto avvantaggiata. Che Paese sessista, maschilista e in questi ultimi tempi anche colpevolista nei confronti delle donne che abortiscono.
I vantaggi io non li vedo da nessun punto di vista: strada in salita per intelligenti non belle, belle non intelligenti e belle- intelligenti ma future vecchie, poi per le brutte e stupide neanche uno spiraglio.


NOTIZIA FRESCA DI AGENZIA: (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Aida Yespica candidata con il Popolo della Libertà? ''Cosa? Con il partito di Berlusconi? No, non mi candido. Non sono neanche cittadina italiana...'', taglia corto la show girl contattata dal quotidiano online Affaritaliani.it. Ma le piacerebbe? ''No, non mi piace l'idea di entrare nel Parlamento italiano. E neanche con Berlusconi''. Ma lui parla molto bene di lei, che cosa le piace del Cavaliere? ''Non voglio piu''parlare di queste cose. Se mi chiedi sul mio fidanzato ti rispondo 'ok mi piace'... Ma su Berlusconi non parlo. Mai lavorerei in Parlamento... Punto!''. (ANSA).

PER FORTUNA PAROLE INTELLIGENTI - Brava Aida!

Yespica al Parlamento? Siamo alle solite


E' di oggi la notizia sull'eventuale candidatura della showgirl venezuelana Aida Yespica nella compagine del Pdl di Silvio Berlusconi. Sotto l'articolo del Corriere.it e l'ironia dell'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

ROMA - Nel Popolo delle Libertà ancora impegnato sul nodo alleanze e alle prese con le candidature al Campidoglio e in Sicilia, serpeggia in queste ore anche un altro interrogativo, più frivolo: quello su una possibile candidatura della bella modella e showgirl venezuelana Aida Yespica. Voci, alimentate dal quotidiano Libero, che l'ex presidente Francesco Cossiga commenta a suo modo. «Non milito nel Popolo delle Libertà, ma sono stato sommerso questa mattina da numerose telefonate di "berlusconiani" che protestavano con me per la candidatura della nota attrice Aida Yespica, l'amica del presidente venezuelano Chavez» rivela Cossiga. Ma «Silvio Berlusconi - dichiara l'ex presidente della Repubblica - è anzitutto un grande impresario teatrale che crede che la bella apparenza conti anche elettoralmente: basta dare uno sguardo agli elementi femminili del suo gruppo».

«DOTI DI INTELLIGENZA» - «La signora Yespica - dice l'ex senatore a vita - è da lungo tempo una delle più care amiche di Berlusconi, e lui notoriamente ne apprezza molto le doti di intelligenza, nonchè quelle artistiche: l'avvenenza delle donne, come è noto, non lo ha mai interessato».

«COME RISPOSE CHURCHILL.... » - Cossiga si domanda se la bella venezuelana, amica di Chavez, abbia la cittadinanza italiana e poi, a proposito di una sua possibile candidatura, il senatore a vita chiude con un aneddoto ironico: «Si può parafrasare - dice - ciò che rispose Winston Churchill a chi gli faceva osservare che nella Camera dei Comuni sedevano molti imbecilli: "Non saremmo una democrazia rappresentativa se non fosse così, dato che nel Paese di imbecilli ce ne sono molti": e così si potrebbe dire "mutatis mutandis", della signora Yespica».

lunedì 18 febbraio 2008

Berlusconi non risponde a Fede

Cinque minuti degni del meglio di Blob e di Striscia la Notizia. Silvio non risponde all'appello di Emilio Fede nella diretta del Tg4 di oggi. Il collegamento si è interrotto proprio nel momento in cui Fede annunciava trionfante l'intervento del candidato premier in periodi pre - parcondicio.
Dopo dei primi istanti di panico e il doveroso cambiamento della scaletta, Silvio è apparso restituendo colore alla faccia di Fede.
Dal breve discorso del candidato premier del neo partito PDL non è emerso niente di nuovo. Il Cavaliere continua a sparare a zero contro il governo Prodi e a presentare l'immagine di un'Italia in ginocchio che può "rialzarsi" soltanto votando la sua coalizione.
Al Tg4 Berlusconi non ha neanche commentato la notizia del giorno sulla proposta di Di Pietro di lasciare a Mediaset soltanto una rete. Lo show, che ho avuto la fortuna di vedere all'ANSA, si è concluso con il consueto appello all'intelligenza degli italiani.

Nelle terre selvagge




''Into the wild", il nuovo film diretto da Sean Penn, racconta la storia vera di Christopher McCandless che subito dopo la laurea, nel 1990, abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società in cui non riesce più a vivere. Sotto lo pseudonimmo di Alexander Supertramp viaggia per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord verso l'Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che gli fa comprendere che la felicità non è nelle cose che lo circondano, ma in se stessi. Morirà qui nel 1992 forse di fame o forse dopo aver ingerito piante velenose. Aveva soltanto 24 anni.

Il film è un viaggio alla ricerca di se stessi, alla ricerca della verità, del senso del proprio cammino. Non l'amore, non la famiglia, non il successo, ma la verità. Il tema della libertà dalle convenzioni della società, inizialmente un po' scontato, si scontra con il problema della solitudine e dell'infelicità che ne consegue. La natura selvaggia non è la soluzione, non è la risposta agli interrogativi esistenziali perchè è spesso ostile all'uomo. Quale libertà, quale verità se non c'è la condivisione? L'uomo continua a sognare spazi sconfinati e a cercare la vera essenza delle cose e del proprio io e lo fa dai tempi più remoti. A chi non è mai sorto il desiderio di fuggire da qualche situazione, di sentirsi completamente libero? La libertà, tuttavia, sembra essere insignificante se paragonata a qualsiasi forma d'amore.
L'amore è molto spesso negazione di questa libertà, ma resta l'ingranaggio che muove i sogni e l'unico spiraglio per una parvenza di felicità.

venerdì 15 febbraio 2008

Ci siamo...

Primo post del tanto atteso blog!
Un velo attraverso il quale raccontare e filtrare esperienze professionali e private. Si tratta pur sempre di un velo illusorio che scopre rappresentazioni parziali dell'io, del mio io...